p. Fernando Armellini – Commento al Vangelo del 14 Dicembre 2025

- Pubblicitร  -

Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di domenica 14 dicembre 2025.
Se sei interessato a tutti i sui commenti al Vangelo, puoi leggerli qui.

III Avvento: Il Battista invitato a convertirsi

Link al video

โ€œVenne un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanniโ€ (Gv 1,6). Fu inviato per preparare Israele alla venuta del messia. โ€œConvertitevi โ€“ diceva โ€“ perchรฉ il regno dei cieli รจ vicinoโ€ (Mt 3,2).

Il suo messaggio era chiaro, il linguaggio duro, la proposta esigente.

Austero e irreprensibile, dava lโ€™impressione di essere un maestro di vita sicuro di sรฉ e delle proprie certezze, fermo, inflessibile. Invece โ€“ come tutti โ€“ aveva perplessitร , inquietudini, tormenti interiori.

Gesรน, che coltivava per lui una profonda stima e lo capiva, un giorno lo invitรฒ a rivedere le proprie convinzioni teologiche e religiose. Gli fece capire che doveva realizzare in se stesso quella conversione che chiedeva agli altri.

- Pubblicitร  -

Domenica scorsa la liturgia ci ha proposto il messaggio del Battista, oggi ci presenta il suo esempio.

Giovanni non ha insegnato solo a parole, ma ha mostrato, con la vita, come bisogna essere sempre pronti a rimettere in causa le proprie sicurezze quando ci si confronta con la novitร  di Dio.

Solo chi, come lui, รจ alla ricerca appassionata della veritร  รจ preparato per incontrare la Veritร .

Per interiorizzare il messaggio, ripeteremo:
โ€œIl Signore non viene per condannare, ma per guarireโ€.

Vangelo (Mt 11,2-11)

2ย Giovanni intanto, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, mandรฒ a dirgli per mezzo dei suoi discepoli:ย 3ย โ€œSei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?โ€.ย 4ย Gesรน rispose: โ€œAndate e riferite a Giovanni ciรฒ che voi udite e vedete:ย 5ย I ciechi ricuperano la vista, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano lโ€™udito, i morti risuscitano, ai poveri รจ predicata la buona novella,ย 6ย e beato colui che non si scandalizza di meโ€.
7ย Mentre questi se ne andavano, Gesรน si mise a parlare di Giovanni alle folle: โ€œChe cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento?ย 8ย Che cosa dunque siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Coloro che portano morbide vesti stanno nei palazzi dei re!ย 9ย E allora, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sรฌ, vi dico, anche piรน di un profeta.ย 10ย Egli รจ colui, del quale sta scritto: โ€œEcco, io mando davanti a te il mio messaggero che preparerร  la tua via davanti a teโ€.
11ย In veritร  vi dico: tra i nati di donna non รจ sorto uno piรน grande di Giovanni il Battista; tuttavia il piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di lui.

- Pubblicitร  -

Non รจ facile riconoscere il messia di Dio.

Educato dai profeti, Israele lo ha atteso per secoli, eppure, quando รจ giunto, persino le persone spiritualmente piรน preparate e ben disposte hanno fatto fatica a capirlo e ad accoglierlo. Lo stesso Battista รจ rimasto disorientato.

Ma un messia che non stupisce, che non suscita meraviglia ed incredulitร  non puรฒ venire da Dio; sarebbe troppo conforme alla nostra logica e alle nostre attese e Dio la pensa in modo ben diverso da noi.

Nella prima parte del vangelo di oggi (vv. 2-6) viene presentato il dubbio che รจ sorto un giorno anche nella mente del precursore e la risposta che Gesรน gli ha dato.

Giovanni si trova in prigione e la ragione รจ narrata in Mt 14,1-12: ha denunciato il comportamento immorale di Erode che si รจ preso la moglie di suo fratello. Nella fortezza di Macheronte dove, secondo lo storico Giuseppe Flavio, era stato rinchiuso, รจ trattato con rispetto, puรฒ ricevere le visite dei discepoli e, desideroso di assistere allโ€™avvento del regno di Dio, si mantiene informato su come si sta comportando quel Gesรน di Nazareth che egli ha additato come il messia.

In questo intervallo, tuttavia, la sua fede comincia a vacillare.

Qualcuno sostiene che i dubbi non sono di Giovanni, ma dei suoi discepoli. Non รจ cosรฌ. Dal vangelo risulta chiaro che egli stesso ha dubitato che Gesรน fosse il messia. Per questo ha mandato a chiedergli: โ€œSei tu colui che deve venire o dobbiamo attenderne un altro?โ€ (v. 3).

Come mai sono sorte in lui delle perplessitร ?

La risposta รจ abbastanza semplice. Basta tener presente lโ€™immagine di messia che, fin da piccolo, Giovanni aveva assimilato dalle guide spirituali del suo popolo.

 รˆ in prigione e, conscio di quanto hanno preannunciato i profeti, si aspetta il โ€œliberatoreโ€ (Is 61,1), lโ€™incaricato di ristabilire nel mondo la giustizia e la veritร . Non capisce perchรฉ Gesรน non si decida a intervenire in suo favore.

Attende un messia giudice rigoroso che si scaglia contro i malvagi. Ecco invece la sorpresa: Gesรน non solo non condanna i peccatori, ma mangia con loro e si gloria di essere loro amico (Lc 7,34). Raccomanda di non spegnere il lucignolo che ancora fumiga e suggerisce di prendersi cura della โ€œcanna incrinataโ€. Non distrugge nulla, ricupera e aggiusta ciรฒ che รจ rovinato. Non brucia i peccatori, cambia il loro cuore e li vuole ad ogni costo felici, ha parole di salvezza per coloro che non hanno piรน speranza e che tutti evitano come lebbrosi. Non si scoraggia di fronte a nessun problema dellโ€™uomo, non si arrende nemmeno davanti alla morte.

Agli inviati del Battista Gesรน si presenta come messia, elencando i segni desunti da alcuni testi di Isaia (Is 35,5-6; 26,19; 61,1), il profeta della speranza che aveva predetto: โ€œNessuno nella cittร  dirร  piรน: io sono malatoโ€ (Is 33,24).

Il Battista รจ invitato a prendere atto di sei nuove realtร : la guarigione dei ciechi, dei sordi, dei lebbrosi, degli storpi, la risurrezione dei morti e lโ€™annuncio del vangelo ai poveri. Sono tutti segni di salvezza, nessuno di condanna.

Il mondo nuovo รจ dunque sorto: chi camminava al buio e aveva perso lโ€™orientamento della vita, ora รจ illuminato dal vangelo; chi era storpio e non riusciva a muovere un passo verso il Signore e verso i fratelli, ora cammina spedito; chi era sordo alla parola di Dio, ora lโ€™ascolta e si lascia guidare da essa; chi provava vergogna di se stesso per la lebbra del peccato che lo teneva lontano da Dio e dai fratelli, ora si sente purificato; chi compiva solo opere di morte ora vive in pienezza la sua esistenza; chi si riteneva un miserabile e senza speranza ha udito la bella notizia: โ€œAnche per te cโ€™รจ salvezzaโ€.

Il messia di Dio non ha nulla a che fare con il personaggio energico e severo che Giovanni si aspettava. Il suo modo di procedere ha scandalizzato il precursore e continua a scandalizzare anche noi oggi. Cโ€™รจ ancora qualcuno che chiede al Signore di intervenire per castigare gli empi; cโ€™รจ ancora chi interpreta come castighi di Dio le disgrazie che colpiscono chi ha fatto il male. Ma potrร  Dio adirarsi o provare piacere nel vedere i suoi figli (anche se cattivi) soffrire?

Gesรน conclude la sua risposta con una beatitudine, la decima che si incontra nel vangelo di Matteo: โ€œBeato chi non si scandalizza di meโ€. Un dolce invito al Battista a rivedere le sue convinzioni teologiche.

Un Dio buono con tutti contraddiceva la convinzione che Giovanni si era fatta. Come noi, anche il Battista immaginava un Dio forte e se lo ritrovava di fronte debole; si aspettava interventi clamorosi, invece gli eventi continuavano a svolgersi come se il messia non fosse venuto.

Beato chi accoglie Dio cosรฌ comโ€™รจ, non come vorrebbe che fosse!

La fede nel Dio che si rivela in Gesรน non puรฒ che accompagnarsi a dubbi, incertezze, difficoltร  a credere.

Il Battista รจ la figura del vero credente: si dibatte fra tante perplessitร , si pone delle domande, ma non rinnega il messia perchรฉ non corrisponde ai suoi criteri; rimette in causa le proprie certezze.

Non preoccupa chi ha difficoltร  a credere, chi si sente smarrito di fronte al mistero e agli enigmi dellโ€™esistenza, chi dice di non capire i pensieri e lโ€™agire di Dio; preoccupa chi confonde le proprie certezze con la veritร  di Dio, chi ha la risposta pronta per tutte le domande, chi ha sempre qualche dogma da imporre, chi non si lascia mai mettere in discussione: una simile fede a volte sconfina nel fanatismo.

Partiti i discepoli di Giovanni, Gesรน pronuncia il suo giudizio su di lui con tre interrogativi retorici. รˆ la seconda parte del vangelo di oggi (vv. 7-11).

Le risposte alle prime due sono ovvie: il Battista non รจ come le canne palustri che crescono lungo il Giordano, simboli della volubilitร  perchรฉ si piegano secondo la direzione del vento. Giovanni non รจ un opportunista che si adegua a tutte le situazioni e si inchina di fronte al potente di turno. Al contrario, รจ uno che si oppone risolutamente agli stessi capi politici, che affronta a viso aperto il re e non ha paura di dire quello che pensa.

Giovanni non รจ un corrotto, che pensa al proprio interesse, che accumula denaro senza scrupoli e lo sperpera in divertimenti, vestiti eleganti e raffinati. I corrotti โ€“ dice Gesรน โ€“ sono i re e i loro cortigiani, i ricchi, i capi che lo hanno imprigionato.

La terza domanda richiede una risposta positiva: Giovanni รจ un profeta, anzi รจ piรน che un profeta. Nessuno nellโ€™AT ha svolto una missione superiore alla sua. Piรน di Mosรจ, egli รจ โ€œun angeloโ€ inviato a precedere la venuta liberatrice del Signore.

รˆ significativa lโ€™aggiunta finale: โ€œIl piรน piccolo nel regno dei cieli รจ piรน grande di luiโ€ (v. 11).

Gesรน non stabilisce una graduatoria basata sulla santitร  e sulla perfezione personale, ma invita a verificare la superioritร  della condizione del discepolo. Chi appartiene al regno dei cieli รจ in grado di vedere piรน lontano del Battista. Chi ha colto il volto nuovo di Dio, chi ha capito che il messia รจ venuto incontro allโ€™uomo per perdonarlo, accoglierlo, amarlo comunque, รจ entrato nella prospettiva nuova, nella prospettiva di Dio.

Ciรฒ che noi oggi, indipendentemente dalla nostra santitร  personale, possiamo vedere e capire, il Battista lo ha soltanto intuito perchรฉ รจ rimasto sulla soglia dei tempi nuovi.

Nel sito Settimana News sono presenti anche i commenti alla prima e seconda lettura.

Altri Articoli
Related

p. Enzo Fortunato – Commento al Vangelo del 11 Dicembre 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

Don Fausto Brioni – Commento al Vangelo del 11 dicembre 2025

Vangelo del giorno e commento a cura di Don...

fra Stefano M. Bordignon – Commento al Vangelo del 11 dicembre 2025

Tra tutti gli uomini venuti al mondo, non cโ€™รจ...

padre Ezio Lorenzo Bono – Commento al Vangelo di giovedรฌ 10 dicembre 2025

TU SEI AVANTI CRISTO (a.C.) O DOPO CRISTO (d.C.)? I.Oggi...