Un Padre che intorno vuole figli non servi
Padre Ermes Ronchi commenta il brano del Vangelo di domenica 27 marzo 2022
La parabola piรน famosa, piรน bella, piรน spiazzante, si articola in quattro sequenze narrative.
Prima scena. Un padre aveva due figli. Un incipit che causa subito tensione: nel Libro le storie di fratelli non sono mai facili, spesso raccontano di violenza e di menzogne. E sullo sfondo il dolore muto dei genitori, di questo padre cosรฌ diverso: non ostacola la decisione del ragazzo; lo dร in sposo alla sua propria libertร , e come dote non dovuta cede la metร dei beni di famiglia.
Secondo quadro. Il giovane inizia il viaggio della vita, ma le sue scelte sbagliate (sperperรฒ il denaro vivendo da dissoluto) producono una perdita di umanitร : il principe sognatore diventa servo, un porcaio che ruba ghiande per sopravvivere. Allora rientra in sรฉ, e rivede la casa del padre, la sente profumare di pane. Ci sono persone nel mondo con cosรฌ tanta fame che per loro Dio (o il padre) non puรฒ che avere la forma di un pane (Gandhi).
ecide di tentare, non chiederร di essere il figlio di ieri, ma uno dei servi di adesso: trattami come un salariato! Non osa piรน cercare un padre, cerca solo un buon padrone. Non torna perchรฉ ha capito, torna per fame. Non per amore, ma per la morte che gli cammina a fianco paziente.
Terza sequenza. Il ritmo della storia cambia, l’azione si fa incalzante.
Il figlio si incammina e il padre, che รจ attesa eternamente aperta, lo vede che era ancora lontano e gli corre incontro. L’uomo cammina, Dio corre. L’uomo si avvia, Dio รจ giร arrivato. […]
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RITORNO A TE STESSO
Io voglio bene al figlio prodigo, perchรจ รจ storia di vita.
Storia di umanitร ferita ma incamminata. Felix culpa che gli ha permesso di conoscere a fondo il cuore del Padre, grazie alla nostalgia di casa che aveva dentro.
Quante volte i ribelli in realtร sono solo dei richiedenti amore.
Se ne va, un giorno, il giovane, in cerca di felicitร . Se ne va con la sua parte di ereditร , di identitร , di โvitaโ che crede di trovare nelle cose. E il padre lo lascia andare anche se teme che si farร male: lui ama la libertร dei figli, la provoca, la festeggia, la patisce.
Un uomo saggio.
Infatti il ragazzo troverร solo una riduzione di umanitร , logica conseguenza di ogni peccato: il libero ribelle รจ diventato il servo che contende le ghiande ai porci.
Eppure nell’ultimo fallimento gli rimane un santuario di nobiltร : ยซAllora rientrรฒ in se stessoยป, convertendosi a sรฉ piรน che al padre.
Come lo sherpa che mentre scalava lโEverest si fermรฒ, per aspettare la sua anima che aveva capito essere rimasta indietro.
Non piรน ghiande, ma la manna di Dio riservata ai cercatori di senso, erranti nei deserti del mondo.
Un figlio che perรฒ non torna per amore, ma per fame, perchรฉ la morte ormai gli cammina a fianco. Cerca un buon padrone, non osa piรน cercare un padre. Cercava vita, troverร Dio.
Si era preparato delle scuse, il ragazzo, continuando a non capire suo padre, che lo perdona non con un decreto, ma con un abbraccio, con una festa. Senza guardare indietro, ma creando un futuro nuovo.
Non guardate al passato, scegliete la speranza (Seneca).
Un padre che non sa che farsene delle scuse, le nostre ridicole scuse, padre che non vede peccati, ma solo il suo ragazzo rovinato dalla fame.
E non si accontenta di sfamarlo, vuole una festa con il meglio che c’รจ, vuole reintegrarlo in tutta la sua dignitร perduta, perfino lโanello con il sigillo della famiglia.
E non ci sono rimproveri, rimorsi, rimpianti.
Al padre felice manca perรฒ qualcosa: esce a pregare il figlio maggiore, alle prese con un tormento nato da un cuore malato.
Io ho sempre ubbidito a tutti i tuoi comandi, e a me nemmeno un capretto!
ร l’uomo dei rimpianti, onesto e infelice, senza gioia di vivere: non ama quello che fa, lo subisce, e il cuore รจ assente. Quanti cristiani sono onesti e infelici, i ยซcristiani del caprettoยป (Turoldo): sono stato bravo, cosa me ne verrร in cambio? Vivono da salariati e non da figli.
Ma l’amore non si misura su un capretto, e il padre tenta di spiegarlo, di farsi capire. โNon c’รจ nessun capretto, c’รจ molto di piรน! Tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuoโ.
Alla fine non si sa se ci sia riuscito, ma non รจ importante. Il messaggio che Gesรน ci ha regalato quel giorno, tra peccatori e farisei, รจ che Dio รจ padre solo se ha dei figli che si scoprono vivi.
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK



