p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di domenica 25 Dicembre 2022

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Nel mondo la luce vera che illumina ogni uomo

Un Vangelo immenso ascoltiamo oggi, che ci obbliga a pensare in grande. Giovanni comincia con un inno, un canto, che ci chiama a volare alto, un volo dโ€™aquila che proietta Gesรน di Nazaret verso i confini del cosmo e del tempo.ย In principio era il Verbo e il Verbo era Dio. Nel principio e nel profondo, nel tempo e fuori dal tempo. Un mito? No, perchรฉ il volo dโ€™aquila plana fra le tende dellโ€™accampamento umano:ย e venne ad abitare, piantรฒ la sua tenda in mezzo a noi.

Poi Giovanni apre di nuovo le ali e si lancia verso lโ€™origine delle cose che esistono:ย tutto รจ stato fatto per mezzo di Luiย (v 3).ย Nulla di nulla senza di lui. โ€œIn principioโ€, โ€œtuttoโ€, โ€œnullaโ€, โ€œDioโ€, parole assolute, che ci mettono in rapporto con la totalitร  e con lโ€™eternitร , con Dio e con il cosmo, in una straordinaria visione che abbraccia tempo, cose, spazio, divinitร .

Senza di lui nulla di ciรฒ che esiste รจ stato fatto. Non solo gli esseri umani, ma il filo dโ€™erba e la pietra e il pettirosso di stamattina, tutta la vita รจ fiorita dalle sue mani. Nessuno e niente nasce da se stesso…

Natale: veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Ogni uomo, ogni donna, ogni bambino e ogni anziano, ogni malato e ogni migrante, tutti, nessuno escluso; nessuna esistenza รจ senza un grammo di quella luce, nessuna storia senza lo scintillio di un tesoro, abbastanza profondo perchรฉ nessun peccato possa mai spegnerlo.โ€‹ […] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire

Altro commento per la Messa del Giorno

NUVOLA DI ALI VEGLIANTI

Unica presenza, un gruppo di pastori odorosi di lana, di latte e di silenzio. Un tuttโ€™uno con gli angeli?

Bella notizia per i poveri, gli ultimi, gli anonimi, i dimenticati. Dio ricomincia da loro con una lieta notizia: non temete!

Dio nella piccolezza, ecco il grande stupore del Natale. L’uomo vuole salire, comandare, prendere. Dio desidera scendere, servire, dare.ย Questo per voi il segno: troverete un bambino. รˆ il nuovo ordinamento delle cose e del cuore.

Ogni bambino vuole essere uomo. Ogni uomo vuole essere re e ogni re vuole essere “dio”. Solo Dio vuole essere bambino (L Boff).

A Natale non celebriaยญmo un ricordo, ma una profezia. Quella notte il senso delle cose ha preso un’altra direzione: Dio verso l’uomo, dal cielo verso il basso, da una cittร  verso una grotta, dal tempio a un camยญpo di pastori. La storia ricoยญmincia dalla dai margini e dalla piccolezza.

Mentre le legioni di Roma mantengono la pace con la spada, nel mecยญcanismo oliaยญto della grande storia cade un granellino di sabยญbia, solo un bambino, ma sufยญficiente a mutare la direzioยญne del tempo, e che porta la nuova caยญpitale del mondo a Betlemยญme.

C’erano lร  alcuni pastori. Erano giร  lร , come in attesa di qualcosa, vegliando su ogni rumore nella notte. Una nuvola di ali, di canto e di parole li avvolge.

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Unica presenza, un gruppo di pastori odorosi di lana, di latte e di silenzio. Un tuttโ€™uno con gli angeli?

Bella notizia per i poveri, gli ultimi, gli anonimi, i dimenticati. Dio ricomincia da loro con una lieta notizia: non temete!ย Dio non deve fare paura mai, altrimenti non รจ Lui che bussa alla tua vita, alla tua capanna. Dio entra nel mondo dal punto piรน basso perchรฉ nessuna creatura sia piรน esclusa dal suo abbraccio che guarisce. โ€œDio si รจ fatto uomo per imparare a piangereโ€ (Turoldo).ย 

Lรฌ Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una manยญgiatoia…ย nella greppia degli animali, che Maria nel suo bisogno legge come una culยญla. La stalla e la mangiatoia sono un ‘no’ alla fame di potere, un โ€˜noโ€™ al โ€œcosรฌ vanยญno le coseโ€, รจ poco ma รจ anche tutto ciรฒ che serve alla giovane coppia.

Natale รจ il piรน grande atto di fede di Dio, che afยญfida il figlio ad una ragazza inesperta che si prende cura del neonato, lo nutre di latte, di carezze e di sogni. Lo fa vivere con il suo sorriso, e allo stesso modo, Dio vivrร  sulla terra solo se noi ci prendereยญmo cura di lui ogni giorno, come una madre.

Allora prego:

Mio Dio bambino, povero come l’amore, piccolo come un piccolo d’uomo, umile come la paglia dove riposi, mio piccolo Dio che impari a vivere questa nostra piccola vita. Mio Dio piccolo incapace di aggredire e di fare del male, insegnami che non c’รจ altro senso per noi, non c’รจ altro destino che diventare come Te.

Solo allora sulla terra ci sarร  pace. Ci puรฒ essere pace, ci sarร  di sicuro. I violenti la distruggono, ma la pace tornerร , come primavera che non teme gli inverni dellโ€™uomo.ย 


AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK