Il dramma di mettere Dio contro lโuomo
Un uomo nato cieco, cosรฌ povero che possiede soltanto se stesso. E Gesรน si ferma proprio per lui. Arriva la prima domanda: perchรฉ cieco? Chi ha peccato? Lui o i suoi genitori? Gesรน ci allontana immediatamente dallโidea che il peccato sia la spiegazione del male, la chiave di volta della religione. La bibbia non da risposte al perchรฉ del male innocente, le cerchi invano.
Neppure Gesรน lo spiega. Fa altro: lui libera dal male, si commuove, si avvicina, tocca, abbraccia, fa rialzare. Il dolore piรน che spiegazione vuole condivisione. Gesรน spalma un petalo di fango sulle palpebre del cieco, lo manda alla piscina di Siloe, torna che ci vede: uomo finalmente dato alla luce. Nella nostra lingua partorire si dice anche โdare alla luceโ.
Gesรน dร alla luce, partorisce vita piena. Il filo rosso del racconto รจ una seconda domanda, incalzante, ripetuta sette volte: come ti si sono aperti gli occhi? Tutti vogliono sapere โcomeโ si fa, โcomeโ ci si impadronisce del segreto di occhi nuovi e migliori, tutti sentono di avere occhi incompiuti.
Lo sappiamo: basta una lacrima e non vedi piรน. […] Continua a leggere tutto il testo di questo commento su Avvenire
AUTORE: p. Ermes Ronchi FONTE: Avvenire e PAGINA FACEBOOK



