p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo di domenica 1 Ottobre 2023

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La guerra del cuore per renderlo ยซunificatoยป

ยซUn uomo aveva due figliยป. E dal seguito della parabola capiamo che ยซogni figlio aveva due cuoriยป. Esperienza di tutti: abbiamo in noi un cuore che dice sรฌ e uno che dice no. Non esiste un terzo figlio dal cuore unificato, il figlio ideale che incarna la perfetta coerenza tra il dire e il fare.

Siamo persone incompiute, contradditorie: non capisco me stesso, faccio il male che non vorrei, e il bene che vorrei non riesco a farlo (Rm 7,15.19). Ma tutti in cammino verso il cuore unificato. Antonio del deserto diceva che anche nel monaco nascosto nella piรน sperduta grotta del monte, cโ€™รจ una guerra che rimane fino alla fine: ยซla guerra del cuoreยป.

Il conflitto di scelte contradditorie, il misurarsi con la forza selvatica del desiderio. La parabola prende avvio da un triangolo di relazioni, padre-figli, non esemplari. La prima azione riportata รจ un ordine: ยซFiglio, vaโ€™ oggi a lavorare nella vignaยป. Il racconto che segue รจ la reazione a un comando percepito da entrambi i figli come una imposizione, un peso da scrollarsi di dosso, o a parole o coi fatti.

Se portiamo la parabola sul piano della nostra vita personale, anche noi ci sentiamo spesso esecutori di ordini di un Dio sovrano che si impone come un padre-padrone; viviamo la religione come un insieme di regole e divieti, dove quasi tutto รจ proibito e il resto obbligatorio.

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Altro commento di fra Ermes

PERSONA O PERSONAGGIO?

Un uomo aveva due cuori, in conflitto tra loro. I due figli della parabola sono il nostro cuore diviso, un cuore che dice sรฌ e uno che dice no. Quale dei due ascoltare?

In uno dei suoi salmi piรน intensi, re Davide chiede a Dio: Signore, dammi un cuore integro, unifica il mio cuore, donami un cuore unificato (Sl 101).

รˆ lโ€™eterno contrasto tra persona e personaggio.

Il secondo figlio, quello che dice sรฌ e poi non fa, agisce in nome delle apparenze, fa il personaggio. Cosรฌ sono io: dico sรฌ, uso il nome di Dio, e poi non mi spendo per questa vigna di uve aspre che รจ il mondo; uso il nome di Dio e mi giro dall’altra parte davanti allโ€™ingiustizia.

Il primo figlio, รจ invece persona, cambia idea e va nella vigna anche se nessuno lo vedrร .

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Personaggio siamo noi quando agiamo per la scena, per l’applauso, quando le cose da fare non valgono per sรฉ ma per lโ€™approvazione degli altri.

Persona invece siamo noi quando agiamo per gli stessi valori, sia in pubblico che in privato, di fronte o alle spalle, nel dire e nel fare. Il lavoro sui nostri due cuori consiste nel convertirli da personaggio a persona.

Per possedere, anzi per fare viva la tua vita (Ez 18,27).

Al centro del racconto, una domanda: chi ha compiuto la volontร  del padre?

Ma cosโ€™รจ, in fondo, la sua volontร ? Avere figli obbedienti?

No, il suo sogno di padre รจ una casa abitata da figli liberi e adulti, alleati con lui per la feconditร  della terra, che รจ la grande morale evangelica, quella dei frutti buoni, dei grappoli gonfi di mosto: โ€œvolontร  del Padre รจ che voi portiate molto frutto, e che questo frutto rimangaโ€, che duri, come puรฒ durare solo ciรฒ che vale.

Gesรน prosegue con una delle sue parole piรน aspre e consolanti: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel Regno di Dio. Perchรฉ hanno detto โ€œnoโ€ ad una vita senza frutti, e lโ€™hanno abbandonata.

Mi รจ consolante questa parola, perchรฉ in Dio non c’รจ ombra di condanna, solo la promessa di una vita rinnovata per tutti.

Dio non rinchiude nessuno nei suoi ergastoli passati, nessuno; ha fiducia sempre, in ogni uomo.

Molti sono i credenti che dicono โ€œsรฌโ€ a parole, โ€œio credoโ€, ma nella pratica non agiscono secondo quello che dicono.

Cristiani di facciata o di sostanza? Quando passeremo da credenti a cristiani finalmente credibili?

Volontร  del padre รจ trasformare ogni orto abbandonato in vigna rigogliosa. Che ogni figlio passi da una vita inutilmente sterile a una vita fruttuosa di opere buone: morale non del divieto ma della feconditร , del seme che diventa albero, della prostituta che ridiventa donna, del cuore che diventa uno.

Volontร  di Dio รจ l’uomo finalmente promosso a uomo, liberi figli che hanno raggiunto fioritura dโ€™umano e maturazione di frutti.

Se agisci cosรฌ, dice Ezechiele nella prima lettura, โ€œfai viva la tua vitaโ€!

E il vangelo porterร  frutto a partire da tante piccole vigne nascoste, dove un credente rende meno arida la terra, meno soli gli uomini, meno contraddittorio il cuore.