La Parola nel tempo della distanza
ย INSIEME SOTTOVOCE
Giorno di mezzo, dopo la croce e prima della pietra rotolata via. Tempo del seme che dorme nella terra. Giorno silenzioso, senza Parola di Dio, quasi senza identitร .
Forse lo possiamo capire stando in casa con gli 11 e le donne, chiusi con loro come se non sapessimo nulla. Proviamo a rivivere quei momenti.
Disorientamento totale: lโamico piรน caro con cui avevano condiviso tre anni di vita, quello che camminava davanti, per cui avevano abbandonato tutto, non cโรจ piรน.
Sono tramortiti, ma fanno la cosa giusta, di grande intelligenza spirituale: stanno insieme, non si separano, non fuggono ciascuno alla propria casa.
Un uomo da solo puรฒ essere travolto, insieme invece si fa argine comune, e il peso si fa piรน leggero perchรฉ con-diviso.
La prima comunitร cristiana germoglia in questo stringersi lโuno allโaltro, in quel sabato vuoto.
Che cosa li tiene uniti?
Tre cose: la paura di finire come lui, legami forti tra loro, affetto per Gesรน.
Nel Credo recitiamo che Gesรน fu sepolto e discese agli inferi.
ร disceso nel fondo oscuro della storia e della materia, per darle energia ascensionale verso piรน luminosa vita.
ร disceso nel fondo del mio essere, nelle mie zone di durezza e sterilitร ; nel fondo di ogni persona come forza di gravitร celeste, di attrazione verso lโalto e verso lโaltro, generoso di te.
ร disceso nella vittima e nel carnefice, negli inferi della storia, nei sotterranei dei disperati, nei buchi dei dannati della terra, nei reparti di terapia intensiva…
E ora รจ qui, annuncio che i carnefici non avranno ragione delle loro vittime in eterno. Come la morte.
Anche se Cristo sembra allontanato dalla casa del mondo, egli รจ nella sua stanza piรน intima. E chi non accetta che il mondo avanzi cosรฌ, faraoni e schiavi, quelli che vogliono cieli nuovi e nuova terra sanno che la Pasqua ormai ha penetrato la trama segreta della storia, e non riposerร …
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Tu, semente che si disfa, entra nel profondo del cuore umano. E noi … staremo ad ascoltare la crescita del grano” (Tonino Bello), la crescita del mondo nuovo.
