p. Ermes Ronchi – Commento al Vangelo del giorno, 18 Aprile 2020

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La Parola nel tempo della distanza

ย SOLIDARIETร€ ANTICA e NUOVA

Mc 16,9-15
Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola…e disse loro andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo ad ogni creatura.

Caffรจ sospeso

Una scena domestica, familiare, nella quale Gesรน appare ai suoi mentre sono a tavola, insieme, in un gesto che ripete piรน volte dopo la pasqua e che sottolinea il suo desiderio di familiaritร : a Emmaus si mette a tavola con i due pellegrini e spezza il pane (Luca 24,30) ; nel cenacolo mangia davanti a tutti i discepoli una porzione di pesce arrostito (Luca 24,42-43), sulla spiaggia del lago di Tiberiade prepara, per sette apostoli tornati a pescare, del pesce alla brace e del pane (Giovanni 21,9).

Forse questo รจ il segno piรน antico di cui dispone lโ€™umanitร : sedersi insieme e dividere il cibo. Probabilmente Eโ€™ COSรŒ CHE SIAMO DIVENTATI ESSERI UMANI, dividendoci il raccolto di bacche e radici o la preda cacciata, per essere uniti. Sono esperienze remotissime di solidarietร  e perfino di giustizia. Gesรน prende il gesto della tavola e della familiaritร  tra gli uomini e lo fa diventare simbolo e gesto della familiaritร  con Dio, storie di vita che diventano storie di Dio.
E disse loro โ€œandate in tutto il mondoโ€. In tutte le apparizioni รจ lโ€™invito costante ai discepoli. Li porta fuori dalle piccole rotte del lago e affida loro la grande mappa del mondo. Dice: proclamate il vangelo โ€˜ad ogni creaturaโ€™, letteralmente โ€˜alla creazioneโ€™. Non solo agli umani, quindi, ma a tutti i viventi, al misterioso cuore del mondo.

Come un sogno di vangelo sul creato, un sogno di comunione con โ€œogni essere che vive in ogni carneโ€, da cui nasce quella che Teilhard de Chardin (grande scienziato, teologo, poeta) chiamava โ€œ La messa sul mondoโ€. Nei deserti dellโ€™Asia scriveva: โ€œAncora una volta Signore sono senza pane, senza vino, senza altare, mi eleverรฒ al di sopra dei simboli fino alla pura maestร  del Creato; e Ti offrirรฒ sullโ€™altare della Terra totale, il lavoro e la pena del Mondo. Sullโ€™altare metterรฒ, o Signore, il grano atteso da tutte le fatiche, e nel mio calice verserรฒ il succo di tutti i frutti buoni che oggi saranno spremuti.

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In questi giorni senza eucaristia celebrata insieme, senza messe, forse possiamo anche noi riscoprire la grande liturgia della casa e della creazione, la nostra โ€œMessa sul mondoโ€.

Fonte

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