Nel giorno dellโAscensione siamo stati invitati a incontrare Gesรน salito al cielo, che non ci ha lasciati soli, ma continua a vivere con noi, nel giorno di Pentecoste, invece, ci รจ stata la certezza della sua presenza con il dono di โcoluiโ che ci ricorderร ciรฒ che ha detto e fatto. Oggiย ย la Chiesa รจ invitata ad alzare lo sguardo verso la fonte dellโamore: la S. Trinitร . Di tutte le feste della fede che celebriamo, la solennitร della SS. Trinitร risulta probabilmente tra quelle meno โcoinvolgentiโ sotto il profilo emotivo e sentimentale. Forse perchรฉ, quando parliamo della Trinitร , ci vengono subito alla mente parole e formule poco comprensibili. Parlare della Trinitร non รจ certamente facile. Lo stesso SantโAgostino, dopo avere scritto il 15ยฐ volume su di essa, ha concluso dicendo: non capisco nulla!
In veritร nella Bibbia non si trova mai la parola Trinitร (anche se sarebbe meglio dire Tri-unitร ), ma vi รจ il racconto del mistero di Dio, comunione di vita e di amore. Noi possiamo solo riportare ciรฒ che abbiamo visto e sperimentato: che Gesรน di Nร zaret รจ venuto tra noi e ci ha parlato di Dio come ยซPadreยป, lasciandoci in ereditร nellโatto di morire lo ยซSpirito Santo Parร clito/Consolatoreยป come pegno e garanzia della sua presenza e del suo insegnamento (cf Gv 19,30). Tutto questo, come ci ricorda Giovanni, non per obbligo ma per la vera natura di Dio che รจ amore.
Abituati a dover ยซdimostrareยป come ยซlโuno sta nel treยป e conciliare teologia e matematica, abbiamo perso di vista la dinamica e la tensione che abitano Dio. Il Cristianesimo si distingue da qualsiasi altra forma religiosa esistente per una rivelazione sconvolgente, che nessuno nella storia dellโumanitร ha mai fatto: Dio in se stesso รจ ยซrelazioneยป e che mette vicino Dio allโumanitร .
Gesรน, che non ha mai usato la parola ยซTrinitร ยป, espressione che appartiene alla teologia e alla catechesi, perรฒ ci ha fatto conoscere e sperimentare i frutti del mistero trinitario. Gesรน ci ha detto che il Dio, nel quale noi crediamo, non รจ un Dio che vive nella sua splendida solitudine: egli รจ reciprocitร , relazione, scambio, incontro, abbraccio. ร un Dio che vive in comunione e di comunione.
In questa visione/rivelazione di Dio possiamo scorgere un sogno per l’umanitร .ย Se Dio รจ Dio solo in questa comunione/relazione, allora anche l’essere umano sarร tale solo nella misura in che vive comunione/relazione. Si! Perchรฉ chiamare Dio di Padre Nostro, significa spogliarlo di quei titoli che lo rendono proprietร di pochi, Dio รจ Padre che ama tutti; definirlo uomo in Gesรน distrugge i confini di ogni patria, perchรฉ al centro cโรจ sempre lโessere umano da cui Dio non si รจ mai allontano. Definirlo Spirito รจ credere nella possibilitร di creare nuove relazioni che sanno superare anche i vincoli famigliari, perchรฉ chi accoglie lo Spirito si unisce alla nuova famiglia di Dio che non ha limiti di geni, sangue o cultura.ย
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Celebrare la SS. Trinitร , allora, non puรฒ e non deve ridursi a una questione di concetti e parole da comprendere ma รจ un invito a guardare al mistero di Dio che oggi, la Chiesa, ci ricorda che non ci appartiene ma รจ dono di relazione, comunione e fratellanza che ci spinge ad essere persone capaci di promuovere lo stesso dinamismo nel mondo in cui viviamo.ย
Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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