
La prima parola perรฒ che richiama la mia attenzione รจ la parola greca mikrรฒn cioรจ un tempo brevissimo, che sembra sottolineare lโesiguitร del tempo. Non capita anche a voi a volte di avere lโimpressione che abbiamo troppo tempo nelle nostre mani o che il tempo, invece, ci sfugga tra le dita? Gesรน sta dicendo addio ai suoi discepoli, con un linguaggio nuovo parla loro della risurrezione. Gesรน sembra voler dire ai discepoli che ancora per brevissimo tempo saranno nella condizione di vederlo, riconoscerlo nella sua carne visibile, ma, poi, lo vedranno con una visione diversa in quanto si mostrerร a loro trasformato, trasfigurato.
Ci ricorda che la risurrezione non รจ qualcosa facile da comprendere, e che sarร il modo in cui vedremo la realtร che ci indicherร o meno la sua presenza nel mondo. Se molto breve รจ stato il tempo che Gesรน ha trascorso in mezzo ai suoi come verbo incarnato cosรฌ, altrettanto breve, sarร il tempo che intercorrerร tra la sua partenza e il suo ritorno. Ancora un volta lโinterrogativo sembra concentrarsi su quel ยซpocoยป che per il lettore sembra essere un tempo lunghissimo che non termina mai, soprattutto quando si รจ nellโangoscia e nella tristezza. Di fatti il tempo della tristezza non passa. Ecco che Gesรน ci invita alla fiducia.
ร vero che i discepoli saranno provati, soffriranno molto, saranno soli in una situazione ostile, abbandonati a un mondo che gioisce della morte di Gesรน, ma, assicura che la loro tristezza si cambierร in gioia. Alla tristezza รจ contrapposta un tempo in cui tutto sarร capovolto. In definitiva i discepoli ricevono da Gesรน una promessa di felicitร , di gioia; e cosรฌ anche noi!
p. Arturo MCCJ
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Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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