
Giovanni si rivolge alle comunitร dellโAsia minore, di cultura e lingua greca, la cui sensibilitร รจ piรน vicina alla nostra. Con loro non si puรฒ parlare di Torah, di profetismo, di Regno dei cieliโฆnon avrebbero compreso queste categorie. Ecco allora che lโevangelista si rifร a ciรฒ che loro capiscono al volo: lโesperienza della vita, in particolare dellโamore. Il sentimento dellโamoreย ย รจ il lato piรน vero dellโessere umano, รจ quello che ci spinge a mettersi in gioco, ad andare oltre le apparenze, a sentire in profonditร .ย ย Queste comunitร non avevano mai incontrato Gesรน ma solo testimoni, e si chiedevano come fosse possibile continuare ad avere la stessa forza e lo stesso carisma. La certezza che trapela dal brano di oggi รจ che il rapporto dei discepoli con Gesรน, non viene indebolito dal distacco (che nel vangelo si preparano a sperimentare), ma si arricchirร (come hanno sperimentato le prime comunitร cristiane) in un modo che essi non possono nemmeno immaginare, perchรฉฬย ย ( per usare i concetti della filosofia greca) la relazione di vicinanza ed amicizia con Gesรนย ย siย ย era giร trasformata in una relazione di immanenza.
Ora come vivere questa relazione con Gesรน, come sentirlo presente??? Qualche suggerimento?? Ritornate a leggere bene il Vangelo!!! Dice : Bisogna ACCOGLIERE ed OSSERVARE i suoi comandamenti. Che bella lโimmagine dellโaccoglienza, solo nominarla mi riporta allโidea di un abbraccio, quasi a voler dire che il vangeloย si debba ascoltare con il cuore,ย con tutto se stessi, con la propria forza, la propria lunghezza,ย sapendo che non riusciremo mai a racchiuderlo o imprigionarlo , e allo tesso tempo cheย ย ci richiede di aprirci per accoglierlo. Sapete, gli afrobrasiliani si salutano sempre con un abbraccioย ย e nel farlo respirano profondamente quasi a voler catturare il profumo, lโodore di chi stanno abbracciando per far si che la memoria lo tenga ben fisso e non lo dimentichi. Addirittura, al salutarsi spesso dicono: โ Um cheiroโ, letteralmente : โuna profumata o una sniffata (non di sostanze tossiche sia chiaro). Non diremmo un abbraccio virtuale.
Oggi lโevangelista ci ricorda che le Parole di Gesรน dovrebbe essere vissute proprio come lโ incontro con una persona, impresse nella nostra testa, portate nella nostra vita. Non ci sono scuse del tipo: io non ce la posso fare, non me lโha mai insegnato nessuno, sono troppo stanca/oโฆPerchรฉ il suo Spirito, รจ in noi, รจ presso di noi e si farร sentire soprattutto nei momenti piรน ardui della nostra vita, come fa una avvocato difensore. E allora abbracciamo il vangelo, ascoltiamolo con il cuore, annusiamolo, facciamolo nostro affinchรฉ anche altri sentano in noi la presenza di quellโuomo che ha giร cambiato le nostre Vite in meglio. Buona Domenica e a domani, P. Arturo.
p. Arturo MCCJ
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Fonte: Telegram

Un luogo dove ascoltare ed approfondire la Parola con l’apporto di P. Arturo, missionario comboniano ?? ???????????, teologo biblista. Se vuoi comunicarti con loro, scrivici a paturodavar @ gmail.com BUON CAMMINO!!!
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