Zaccaria annuncia che dopo lโesperienza drammatica dellโesilio si apre un tempo nuovo e diverso. Il suo sguardo va oltre e scorge la promessa di Dio, il futuro nel segno del venire del messia. Parla cosรฌ del tempo quale momento della benevolenza del Signore: il Tempio sta per essere ricostruito, Gerusalemme ed altre cittร vengono riedificate: si capovolgono le sorti di chi ha vissuto lโoppressione. Mentre si restaurano le antiche rovine si palesa altresรฌ lโurgenza di unโaltra opera di ricostruzione, che tocchi le dimensioni dellโinterioritร , che sia un rinnovamento nellโadesione a YHWH, un ripartire nello spirito. Tutto il popolo dovrebbe scorgere lโimportanza di scoprire il senso profondo del proprio cammino non inseguendo mire di grandezza politica ma divenendo testimone della fede. Eโ una rinascita possibile dei cuori: non ha visibilitร immediata ma รจ piรน importante della ricostruzione materiale. Eโ opera dellโamore di Dio e della suo agire che salva. Eโ rinnovo della promessa di alleanza e di incontro nella fedeltร e nella giustizia: โEcco, io salvo il mio popolo dalla terra dโoriente e dโoccidente: li ricondurrรฒ ad abitare in Gerusalemme: saranno il mio popolo e io sarรฒ il loro Dio, nella fedeltร e nella giustiziaโ (Zac 8,7-8). Il profeta invita cosรฌ a gioire perchรฉ giunge un re giusto e salvatore. La sua grandezza non risiede non nelle sue capacitร ma nella fiducia in Dio. Eโ un re mite: non giunge con le armi della violenza e della guerra ma inerme, fragile, e cosรฌ costruisce la pace. ร a capo di una comunitร di umili, i poveri di JHWH, senza altre sicurezze, coloro che si appoggiano in Dio solo.
La pagina del vangelo di Matteo apre uno squarcio sulla preghiera di Gesรน: pregare per lui รจ innanzitutto gratitudine e gioia. Gesรน sa dire grazie al Padre ma anche alla vita e ai volti di chi incontrava. Pregare per lui รจ stare nella comunione con il Padre e con i piccoli. Gesรน si lascia sorprendere dalle imperscrutabili vie di Dio, e vive la gioia liberante di fronte al Padre che sceglie chi รจ escluso e non considerato. Ringrazia il Padre perchรฉ ha rivelato queste cose ai piccoli e ai poveri. Sono questi tutti coloro che non hanno ricchezze e difese di cui vantarsi e con cui difendersi, e perciรฒ conoscono affidamento e fiducia: โIo sono tranquillo e sereno come bimbo svezzato in braccio a sua madre, come bimbo svezzato รจ lโanima miaโ (Sal 131,2). La caratteristica fondamentale dei piccoli รจ lโabbandono fiducioso, la certezza della cura e dello sguardo di Dio su di loro: per questo Gesรน dice โse non diventerete come bambini non entrerete nel regno dei cieliโ (Mt 18,3).
E Gesรน ringrazia il Padre perchรฉ ha rivelato ai poveri e ai semplici i misteri del regno dei cieli; sono loro i depositari di un segreto che si cela laddove non cโรจ superbia e pretesa derivante da grandezze opera dโuomo. Gesรน parla poi di un rapporto unico, di โconoscenza pienaโ tra il Padre e il Figlio; ed infine invita a seguire il suo cammino di messia mite e povero.
Gesรน chiede ai piccoli โprendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me che sono mite e umile di cuoreโ. Eโ lui il โpiccoloโ che ha posto la sua vita nellโabbandono fiducioso al Padre: riprende cosรฌ lโimmagine del giogo utilizzata dai maestri ebrei per parlare della legge (Sof 3,9; Lam 3,27, Ger 2,20;5,5). E la libera da ogni senso di pesantezza volgendola ad un senso di pace: โil mio giogo infatti รจ dolce e il mio carico leggeroโ. Giogo รจ ciรฒ che orienta un cammino di incontro, di fiducia ,di gratitudine. Gesรน conosce la debolezza e sa quanti siano i pesi insopportabili della vita come anche lโincapacitร umana a sostenerli (come il peso della legge stessa). Per questo chiama attorno gli appesantiti e senza forze: โvenite a me voi tutti che siete affaticati e oppressiโ. Propone una via non di oppressione ma di respiro liberante nel lasciarsi incontrare dal Padre che guarda ai piccoli. La fiducia รจ il tratto di un rapporto col Padre vissuto da figli e non da schiavi.
Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi
p. Alessandro Cortesi op
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.




