Avvento รจ tempo di attesa, tempo di vigilanza. Il Dio biblico รจ Dio che viene e continua a venire in un dialogo che apre alla fede, si รจ reso vicino in Gesรน e continua a comunicarsi nella storia. Le prime domeniche di avvento richiamano a questo venire e spingono a considerare il senso profondo del cammino umano.
โForgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falciโ: Isaia guarda con gli occhi della profezia il monte del Signore, la cittร di Gerusalemme e vi scorge una cittร di pace, dove i popoli si radunano. Eโ un sogno di pace sulla storia umana ed un annuncio che il disegno di Dio per tutta lโumanitร รจ disegno di incontro e di convergere di cammini diversi dei popoli.
La pagina del vangelo di Matteo raccoglie insegnamenti di Gesรน sul tempo ultimo, che non รจ un appuntamento del futuro, ma chiede attenzione al presente. Tutto รจ rapportato allโora del venire del โFiglio dellโuomoโ. Cristo risorto ritornerร e nei suoi confronti non si potrร rimanere indifferenti. Questa โoraโ tuttavia non รจ nascosta in un lontano futuro ma segna il presente. Gesรน richiama cosรฌ ad una attesa carica di attenzione. Ai tempi di Noรจ โmangiavano e bevevanoโฆย non si accorsero di nulla finchรฉ venne il diluvio e ingoiรฒ tuttiโ. Queste parole di Gesรน denunciano un modo di vivere distratto, ripiegato solo sullโimmediato, nellโegoismo che non si fa carico degli altri. Eโ il modo di vivere superficiale e spensierato che non si lascia turbare, che non guarda attorno. Noรจ รจ invece indicato come uomo capace di leggere i segni, le chiamate di Dio ed ha operato fattivamente per la vita degli altri. Lโarca รจ segno di impegno a raccogliere i frammenti e custodire la speranza. Matteo quindi invita a tenere gli occhi aperti sulla vita e sulla storia per scorgere i segni delle chiamate di Dio.
Vegliare รจ termine della cura ed indica lโattenzione al presente. Anche se proteso al futuro chi veglia รจ impegnato qui ed ora nelle piccole cose del presente. Vegliare comporta quindi prendere sul serio il tempo e la storia e nel contempo รจ attesa di un dono di incontro con Gesรน risorto Signore della storia.
Vegliare esige di vincere il sonno: โormai รจ tempo di svegliarvi dal sonnoโ scrive Paolo nella lettera ai Romani, โgettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luceโ. Eโ fatica da riprendere ogni giorno nuovamente: questo sonno รจ il grande pericolo della vita del credente perchรฉ รจ il sonno della pigrizia, dellโindifferenza, della fuga dalla responsabilitร . Gesรน ha indicato lo stile da seguire: lโattenzione ai piccoli e ai poveri, la condivisione nel cammino di una comunitร , la convivialitร aperta e ospitale, il servizio.
Vincere il sonno oggi per noi รจ appello ad accogliere le parole di Isaia: โun popolo non alzerร piรน la spada contro un altro popolo, non si eserciteranno piรน nellโarte della guerraโ. Significa impegno per aprire vie di pace nonostante tutte le contraddizioni: la pace รจ il disegno di Dio sulla storia. Eโ cammino che inizia sin dโora ed ha il suo futuro nella riconciliazione quale dono di Dio nel cuore e tra i popoli.
Vincere il sonno che fa scendere nelle tenebre della morte oggi si declina come resistenza verso tutte le forze che conducono ad una mentalitร di guerra, di rincorsa ad armarsi per dominare. ย ย
Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.



