
Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโIstituto Superiore di Scienze Religiose โsanta Caterina da Sienaโ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โGiorgio La Piraโ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ Firenze.
Eliseo รจ chiamato in modo inatteso a seguire il profeta Elia che su di lui getta il mantello in segno di scelta e invio. La sua vita cambia, il mantello che lo avvolge segna lโinizio di un cammino nuovo: sarร uomo di Dio non impaurito di fronte ai potenti e la sua missione di profeta si manterrร sotto la parola di Dio. Il mantello indica cosรฌ una chiamata ed un invio. Dโora in poi Eliseo lascia il suo lavoro, la cura dei buoi e si pone al servizio di Elia divenendone discepolo.
Alla morte del maestro Eliseo raccoglierร il suo mantello (2Re 2,13-14) e con esso aprirร ancora le acque, segno che la parola di Dio รจ fonte di liberazione per tutti, per chi si sente estraneo e lontano, oltre i confini (2Re cap. 5; cfr. Lc 4,27). Eliseo fu โuomo di Dioโ perchรฉ con i suoi gesti testimoniรฒ che Dio รจ liberatore e vicino, un Dio diverso dalle logiche del potere umano. Quel mantello accolto su di sรฉ apre la strada a rivivere il percorso di liberazione dellโesodo, opera di Dio, un percorso che รจ personale ed insieme collettivo e deve allargarsi a tutti.
La fede biblica รจ segnata dal cammino, nel deserto. Lรฌ avviene la scoperta della presenza di Dio vicino, pellegrino e nomade con il suo popolo. Nel cammino si incontra Dio che spinge ad andare sempre oltre, ad aprirsi al futuro come suo dono. Le prime testimonianze parlano di Gesรน come โcolui che รจ passato facendo del beneโฆโ (cfr. At 10,38). Il suo cammino non รจ solo esteriore ma interiore: sulla strada Gesรน incontra, dialoga, e coinvolge nel suo itinerario. La strada verso Gerusalemme รจ esperienza importante della vita di Gesรน. Luca riporta che ad un certo punto Gesรน โfece il viso duroโ e si diresse verso Gerusalemme: รจ un momento di scelta e di decisione non facile.
Gesรน si dirige verso la cittร del potere religioso dove incontrerร il rifiuto e lโostilitร nellโacuirsi del conflitto contro di lui. Si dirige verso la cittร sede del tempio e della classe sacerdotale: lรฌ vivrร la passione e subirร lโingiusta condanna. Gesรน si dirige ad affrontare lo scontro con il potere politico e religioso che si sentono minacciati dalla sua predicazione inerme. Gerusalemme รจ tuttavia anche il luogo della risurrezione, del dono di vita nuova, dellโinizio del cammino della comunitร . La strada indica la chiamata di Gesรน e quella dei discepoli che lo seguono: sono chiamata a condividere la sua vita, a generare una convivenza di pace.
Sulla strada varie persone chiedono a Gesรน di seguirlo ed egli stesso rivolge lโinvito ad alcuni con la parola: โseguimiโ. Nei brevi dialoghi di questo brano sta al centro la questione del seguire Gesรน. Lโintera esperienza dei cristiani puรฒ essere sintetizzata nel โseguireโ. Non si tratta di un percorso di conoscenza e nemmeno di praticare una regola di comportamento: seguire รจ anche tutto ma ben di piรน e richiede disponibilitร a lasciarsi coinvolgere in un incontro e a praticare scelte libere. Ad ogni passo incontra rischi, sfide, imprevisti, esige creativitร , impegno e lotta per andare avanti.
Seguire Gesรน sulla sua strada implica soprattutto una condivisione di vita ed entrare in un rapporto personale. Gesรน chiama a seguirlo con urgenza e con una sorprendente radicalitร . Chi รจ chiamato รจ posto di fronte ad una urgenza: lโapertura al futuro non lascia spazio a nostalgie del passato. Si tratta di condividere la sua precarietร rinunciando a โtane sicureโ o nidi protetti. Eโ chiamata ad una vita che non puรฒ lasciarsi imprigionare dalla morte: โLascia che i morti seppelliscano i loro mortiโ.
Eโ richiesta una dedizione senza riserve: โNessuno che ha messo mano allโaratro e poi si volge indietro, รจ adatto per il regno di Dioโ. Lโimmagine dellโaratro richiama a scelte orientate ad un futuro con dedizione e alla fiducia verso Gesรน. Lโaratro rivolge le pesanti zolle della terra; la sua opera sta nel rendere la terra accogliente per il seme del vangelo quale dono per la vita di tutti.
Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi



