p. Alessandro Cortesi op – Commento al Vangelo di domenica 12 Marzo 2023

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Nel deserto il popolo dโ€™Israele in cammino sperimenta la mancanza di acqua e sorge la mormorazione. La mormorazione รจ lamentale ma anche dubbio radicale. La domanda โ€˜Perchรฉ ci hai fatti uscire dallโ€™Egitto?โ€™ รจ rivolta a Mosรจ ma รจ protesta portata contro Dio. Esprime il dubbio che lโ€™intero cammino non abbia alcun senso ed รจ sospetto sulla chiamata stessa di Dio, sulla sua presenza.

Il popolo nel deserto di fronte alla durezza del presente avverte la nostalgia della schiavitรน e sogna un ritorno al passato: non valeva la pena tutto questo cammino per poi morire di sete nel deserto. La domanda pone in discussione il rapporto stesso con il Dio dellโ€™alleanza e della liberazione: โ€˜il Signore รจ in mezzo a noi sรฌ o no?โ€™. Massa e Meriba rimarrร  nella memoria di Israele quale paradigma di un passaggio decisivo, momento di prova e di tentazione. Il cammino del deserto fa vacillare la fede dโ€™Israele che si scontra con la fatica, con la contraddizione, con il dubbi e interrogativi inquietanti. Il dono dellโ€™acqua da parte di Dio รจ segno di una vicinanza che fa ricordare la sua fedeltร , chiede un affidamento radicale ed apre nuovo cammino.

Il motivo dellโ€™acqua รจ al cuore dellโ€™incontro tra la donna di Samaria e Gesรน. Lโ€™incontro avviene presso il pozzo di Giacobbe nellโ€™incrociarsi di due cammini, quasi per caso, nella quotidianitร . Ma รจ questo un dato su cui sostare: il pozzo della vita, il luogo della quotidianitร  diviene luogo di incontro, di scoperta, di nuovo inizio. Lโ€™incontro ha inizio da una domanda di Gesรน stesso. โ€˜Dammi da bereโ€™. Eโ€™ una richiesta di avere ma racchiude il desiderio di dare; รจ primo passo, per un dialogo che prosegue e fa aprire a scoperte inaudite. La parola offerta suscita un cammino nel cuore della donna e la provoca a scavare dentro di sรฉ, come in un pozzo, andando al fondo delle sue attese. La richiesta di acqua da bere suscita uno stupore che apre a nuove domande. La donna giunge a comprendere che dovrebbe essere lei a chiedere da bere: โ€˜Se tu conoscessi il dono di Dio e chi รจ colui che ti dice โ€˜dammi da bereโ€™, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua vivaโ€. Cโ€™รจ una attesa di acqua per la vita, per dissetarsi e per le necessitร . Ma il riferimento stesso al pozzo suggerisce profonditร  da sondare. Gesรน guida la donna a leggere in se stessa una attesa piรน profonda, di acqua viva. Cโ€™รจ unโ€™acqua che indica una vita nuova non solo da attendere nellโ€™aldilร , ma vita eterna che puรฒ iniziare dal presente, una vita diversa nella sua qualitร  di fondo. E la donna giunge a chiedere โ€˜Signore dammi di questโ€™acquaโ€™. Dallโ€™acqua il dialogo si sposta poi alla questione del luogo dove adorare Dio: la donna poco alla volta insegue i tratti del volto di chi le sta davanti: un giudeo, forse grande come il patriarca Giacobbe (4,12), un profeta (4,19), il Messia, colui che annunzierร  ogni cosa, che fa incontrare il Dio (4,25-26). Di fronte a Gesรน percepisce un incontro che dร  vita.

E Gesรน la apre ad un incontro personale. Cโ€™รจ un cambiamento da vivere: Dio si adora su un monte o su un altro โ€“ i monti diversi erano luoghi dello scontro tra giudei e samaritani โ€“ ma lโ€™incontro con Dio esige coinvolgimento della vita: โ€˜in spirito e veritร โ€™. Gesรน si manifesta alla donna come un volto in cui incontrare Dio stesso. Quel futuro che la donna vede in lontananza con un messia che deve venire ha giร  avuto inizio: โ€˜Sono io che ti parloโ€™ (4,26).

Segno di questo coinvolgimento รจ la brocca dimenticata: la donna lascia la brocca va ad annunciare nella cittร  e โ€˜molti credettero per le parole della donnaโ€™. Ma la fede richiede lโ€™esperienza personale dello โ€˜stare conโ€™ Gesรน: โ€œlo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. Molti piรน credettero per la sua parolaโ€ฆโ€ (4,41-42).

Fonte: il sito di don Alessandro Cortesi


p. Alessandro Cortesi op

Sono un frate domenicano. Docente di teologia presso lโ€™Istituto Superiore di Scienze Religiose โ€˜santa Caterina da Sienaโ€™ a Firenze. Direttore del Centro Espaces โ€˜Giorgio La Piraโ€™ a Pistoia.
Socio fondatore Fondazione La Pira โ€“ Firenze.