Molto piรน piccolo di un chicco di grano,
anzi tra i piรน piccoli dei semi, il granello di senape
โ per la forza di vita che porta dentro e soprattutto
per come Dio lโha pensato e progettato โ
moltiplica allโinfinito la sua potenzialitร vitale
diventando albero capace, al punto da offrire
i suoi rami agli uccelli per nidificare.
Questa sua forza interna che da un nonnulla,
e per niente appariscente,
diventa realtร e spazio accogliente, serve a Gesรน
come similitudine per spiegare le potenzialitร del regno di Dio:
anchโesso basato sulla piccolezza, come quel seme,
e sulla sua interiore capacitร di crescere,
se trova un cuore che lo accolga, attecchisce,
cresce e si espande rendendosi accogliente
verso tutti i popoli.
E come il seme per diventare albero e portare frutti
deve marcire nel segreto della terra,
cosรฌ il regno โ incompreso o rifiutato dai potenti โ
trova accoglienza e comprensione nei poveri
e in coloro che non contano e sono considerati nulla.
ร quello che รจ successo anche con Gesรน.
- Commento a cura dell’Oasi Mariana Betania.
- Fonte – Diocesi di Sora
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Il granello crebbe e divenne un albero.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 18-21
ย
In quel tempo, diceva Gesรน: ยซA che cosa รจ simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? ร simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettรฒ nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi ramiยป.
ย
E disse ancora: ยซA che cosa posso paragonare il regno di Dio? ร simile al lievito, che una donna prese e mescolรฒ in tre misure di farina, finchรฉ non fu tutta lievitataยป.
Parola del Signore
