mons. Willy Volontè – Commento al Vangelo di domenica 28 Febbraio 2021

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Respiro spirituale, seconda domenica di Quaresima

Sì, ma da solo non ci riesco

Di Dante Balbo

La Quaresima è un percorso, che dall’adesione al mistero di un Dio fatto uomo, porta all'”Eccomi”, la parola chiave che don Willy Volonté identifica come il cuore di questa seconda domenica dell’itinerario verso la Pasqua.
Abramo è il primo ad aver detto un sì senza condizioni, senza remore, senza progetti se non quello di ascoltare e seguire il misterioso essere che gli ha promesso l’impossibile.

Sarà esaudito, anche se di questa promessa vedrà solo un figlio, nato quando lui e Sara erano vecchi.
Lo stesso “Eccomi” sarà pronunciato da Pietro, Giacomo e Giovanni, il giorno in cui si sono trovati faccia a faccia con la bellezza trasfigurata, la luce radiosa, la pienezza di Gesù, promessa di un compimento assoluto anche per loro.
Sarebbero rimasti lì all’infinito, come quando da ragazzi ci si perdeva nella poesia di un incontro e passavano le ore senza riuscire a sapere cosa era realmente successo, se non lo stupore di amare ed essere amati.

Dal monte della gloria si doveva però scendere, tornare nella vita quotidiana, fatta di fatica e sofferenza, di prova e di dolore.
Gesù lo dice ai suoi, che non capiscono, non riescono a conservare la bellezza che hanno gustato, per trarne forza e rifiutano questo Messia che parla di morte, umiliazione e sconfitta.

do finalmente accoglieranno la sua presenza definitiva e sapranno che solo nel suo nome si può dire un sì autentico, potranno divenire le fondamenta della Chiesa, poggiate sulla Roccia che è Cristo.
Vale per gli apostoli, ma riguarda ognuno di noi, che da solo non può sostenere la durezza della vita se non si lascia sorreggere da chi ho sopportato fino alla morte questa durezza.

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“Dire di sì al Signore significa realmente essere sorretti da qualcun altro più forte della nostra volontà e della nostra intelligenza.”

Produzione Caritas Ticino


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