โLasciarono tutto e lo seguironoโ. Cosรฌ si chiude il Vangelo della quinta domenica del tempo ordinario. E si puรฒ dire che questo รจ il vero โmiracoloโ della pesca nel lago. Gesรน si rivelava il primo pescatore di uomini. Il Vangelo ci porta sulla riva del lago con Gesรน che sta in mezzo alla gente. ร quasi assediato. ร forse unโimmagine che puรฒ apparire scomposta (โgli stavano addossoโ, scrive il testo), ma รจ bella. Finalmente quegli uomini e quelle donne โstanche e sfiniti, come pecore senza pastoreโ, avevano trovato un uomo che sapeva parlare alla loro vita. In tanti accorrevano e cercavano di avvicinarsi, di toccarlo, tanto da spingerlo pericolosamente verso lโacqua.
Gesรน non passรฒ via come fece a Nazareth, nรฉ si allontanรฒ infastidito. Vide lรฌ due barche ormeggiate e chiede di salire su una delle due, quella di Simone e gli chiede di allontanarsi un poco dalla riva. E dalla barca si mette quindi a parlare alla folla. Quella barca di Simone diviene il pulpito da cui Gesรน ammaestra la folla. Questa volta lโevangelista sottolinea il fatto dellโinsegnamento piรน che il suo contenuto, come invece era accaduto nella sinagoga di Nazareth. Gesรน Maestro (Christรฒs Didร skalos) รจ lโicona cardine della vita cristiana. Nei secoli futuri questa immagine riempirร le chiese cristiane.
ร solo dopo la sua predicazione che la โbarca di Pietroโ puรฒ โprendere il largoโ e addentrarsi nel mare alto della vita. In effetti, la forza di questa barca (come pure di ogni componente il suo equipaggio) nasce dallโordine di Gesรน. Non importa che il comando sia umanamente inconcepibile e strano, come nota subito Pietro: โMaestro abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nullaโ. Il discepolo prosegue subito: โma sulla tua parola getterรฒ le retiโ. Lโobbedienza alla parola di Gesรน provoca una straordinaria pesca: โAvendolo fatto (avendo obbedito) presero una quantitร enorme di pesciโ.
Anche il nostro mondo, quello di oggi, segnato dalle โacque profondeโ, come amava dire Paolo VI, ha bisogno di questa barca e di pescatori obbedienti al Vangelo. Non cโรจ dubbio che i credenti (tutti i cristiani, piccoli e grandi), particolarmente oggi, debbano ritrovare la fede di Pietro. Non รจ questione di sentirsi puri e senza macchia. Pietro non era certo immune dal peccato, anzi gli evangeli ce lo mostrano non poche volte debole e traditore. Ma Pietro seppe inginocchiarsi.
Questโuomo che il Vangelo ci mostra prostrato in ginocchio davanti a Gesรน รจ lโimmagine del vero credente, esempio per tutti noi. Pietro riconosce in Gesรน il Kyrios, il vero signore della sua vita. Si prostra davanti a lui ed esclama: โAllontanati da me che sono un peccatoreโ. ร la preghiera di un peccatore che trova un Dio che รจ pieno di amore e di compassione soprattutto per i deboli e i peccatori. Infatti, Dio non si allontana mai dal peccatore, al contrario gli si avvicina, lo va persino a cercare. Gesรน, il mandato da Dio, non รจ venuto per circondarsi di giusti ma di colpevoli; non รจ andato incontro ai sani, va in cerca dei malati.
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La preghiera di Pietro perรฒ รจ vera; le sue parole esprimono la sua veritร davanti a Dio, ma soprattutto il suo bisogno di salvezza. Pietro in ginocchio con queste parole sulle labbra รจ lโimmagine piรน vera dellโuomo religioso. Giร Isaia (รจ la prima lettura della Liturgia) aveva indicato questo atteggiamento: โIo vidi il Signore seduto sul trono alto ed elevatoโฆ e dissi: sono perduto, perchรฉ un uomo dalle labbra impure sono ioโ (Is 6,5-8). In un mondo in cui gli uomini si sono creati numerosi troni di fronte ai quali non solo si inginocchiano ma talora sacrificano persino la vita, รจ necessario recuperare lโaltezza, la profonditร , lโunicitร di Dio.
Sballottati come siamo nelle โacque profondeโ di questo nostro mondo, abbiamo tutti bisogno di ritrovare la fede di Pietro che ci fa mettere in ginocchio davanti a Gesรน. A noi, poveri uomini e povere donne โdalle labbra impureโ, ma prostrati davanti a Dio, oggi vien detto, come a Pietro quel giorno: โnon temete, dโora in poi sarete pescatori di uominiโ. โDโora in poiโ: da oggi in avanti. Questo nuovo inizio di Pietro, chโรจ anche lโinizio di chiunque si mette vicino a lui, รจ il vero miracolo che il mondo attende.
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia
