In queste domeniche, che man mano hanno visto non pochi di noi uscire dalle cittร per le vacanze, il Vangelo di Luca, settimanalmente, ci ha come coinvolti dentro un altro viaggio, quello di Gesรน. Con lui abbiamo attraversato cittร e villaggi, abbiamo visto lโelogio del centurione pagano che con passione prega per la guarigione del suo servo (non si tratta del figlio o di un familiare, ma โ รจ qui la consolante stranezza โ di un servo!); subito dopo ci รจ apparsa la compassione di Gesรน per la vedova che portava al cimitero il suo unico figlio e glielo restituisce vivo. Eppoi la lode dellโamore di quella nota prostituta che non cessa di baciare e profumare i piedi di Gesรน, con grande scandalo di tutti.
Viene quindi il momento nel quale Gesรน confida ai suoi amici che sarร messo a morte, ma risorgerร . ร lโorizzonte finale presente giร allโinizio del suo cammino verso Gerusalemme. Un orizzonte segnato dal dramma: ma Gesรน non fugge. Sentiamo anzi lโevangelista dire che โsi diresse decisamenteโ verso la cittร santa. ร il cammino indicato ad ogni discepolo: un cammino di pace, ma anche di lotta; una strada ove sconfiggere la solitudine, ove soccorrere chi รจ lasciato mezzo morto lungo la strada, ove fermarsi come Maria, la sorella di Marta e di Lazzaro, ai piedi di Gesรน.
Ma Egli ci rende partecipi della sua figliolanza al punto da sconvolgere la tradizione di pietร ebraica e ci fa chiamare Dio con il nome di Padre. ร bene ripercorrere, seppure con brevissimi cenni, i brani evangelici proposti in queste ultime domeniche: fare memoria significa voler bene e comprendere la saggezza che cโรจ nel seguire Gesรน. Il Vangelo di questa diciottesima domenica ci fa piombare dentro uno dei nodi della vita quotidiana. Si apre con la domanda di due fratelli che chiedono a Gesรน di intervenire per una questione di ereditร .
In effetti quanti parenti, di fronte ai testamenti, si guardano con ostilitร , pronti a prevaricare lโuno sullโaltro per accaparrarsi la parte migliore! Gesรน rifiuta di intervenire a questo livello. Egli non รจ maestro di spartizioni. Egli interviene sui cuori non sullโereditร . Per quei due fratelli il vero problema non รจ nelle cose, ma nei loro cuori pieni di cupidigia. Gesรน, rivolgendosi a tutti, dice: โguardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perchรฉ anche se uno รจ nellโabbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beniโ. Come dire che la tranquillitร non dipende dai beni, anche se consistenti. Gesรน non vuole disprezzare i beni della terra; sa bene quanto sono utili.
Ma chi poggia la ricerca della felicitร solo su di essi, sbaglia di grosso; investe falsamente. La parabola che segue ne รจ lโillustrazione. Il protagonista รจ un ricco proprietario al quale gli affari sono andati benissimo. Deve persino costruire altri fabbricati per mettervi lโingente raccolto. Il problema non รจ nella produzione della ricchezza, ovviamente, ma nel comportamento del proprietario. Per lui lโaccumulo dei beni per sรฉ โ e al massimo per la sua famiglia โ equivale alla tranquillitร e alla felicitร . Ma cโรจ una stoltezza nei suoi calcoli; ha fatto tutti i conti, ma ha omesso quello piรน importante, lโora della morte.
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Ha pensato ai suoi giorni, ma non allโultimo. E tutti sappiamo bene che con la morte non ci porteremo nulla dietro, se non lโamore e il bene che abbiamo fatto. Dice lโapostolo Paolo, nella Lettera ai Colossesi: โPensate alle cose di lassรน, non a quelle della terraโ (3,2). Le cose di lassรน non sono quelle astratte, sono lโamore e le opere buone che facciamo sulla terra. Queste sono le vere ricchezze che non saranno nรฉ consumate nรฉ toccate. I beni della terra possono essere utili per il cielo se sono sottomessi allโamore e alla compassione.
Se i nostri beni sono a disposizione dei poveri e dei deboli, essi diventeranno ricchezza vera per il cielo. Si potrebbe dire che dare i beni ai poveri significa metterli in banca al massimo dโinteresse. Chi accumula, non per sรฉ ma per gli altri, arricchisce davanti a Dio, assicura Gesรน. Nel nostro mondo, ove accumulare per sรฉ sembra divenuta lโunica vera regola di vita, questo Vangelo suona di scandalo. In veritร รจ la via piรน saggia per superare divisioni e scontri, e per costruire una vita piรน solidale e piรน felice.
Per gentile concessione di mons. Paglia. FONTE
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia



