Il Signore risorto non appare una volta sola, continua a manifestarsi. Trova i suoi discepoli increduli, stupiti, pieni di dubbi, facilmente ripresi dalla vita di sempre. Lo scambiano per un fantasma. Gesรน conosce la debolezza della nostra vita, e quanto facilmente siamo turbati di fronte al male, allโincertezza, al senso di fine, alle difficoltร . Turbamento e grettezza, paura e aggressivitร , timore e porte chiuse: i discepoli pensano di essere realisti, persone che sanno come vanno le cose. Hanno visto, sono rimasti delusi, non vogliono piรน abbandonarsi alla fiducia, si sentono in diritto di vivere cosรฌ come sono, senza ascoltare piรน, senza cambiare.
ร vero anche per noi. Quanto facilmente scivoliamo prigionieri della logica delle cose, induriti dalle delusioni, in fondo condizionati dal male che vuole impedire la speranza, che sconsiglia la fiducia! Tutti i discepoli sono agitati dai dubbi, dallโincertezza. Come fare a credere ancora che lโamore vinca in un mondo dove si affermano la furbizia, le armi, il potere, lโarrangiarsi, lโaggressivitร ? Il male indurisce il cuore, consiglia di non farsi prendere da nessuna passione per gli altri, di conservare solo quello che si รจ e si possiede. Non รจ cattiveria, ma neppure voler bene. Si giudica senza amare, perchรฉ lโamore non cโรจ piรน: รจ finito, si รจ perso, รจ stato tolto. Per alcuni dei discepoli, i dubbi di sempre, le durezze, le incomprensioni verso un maestro cosรฌ diverso dalla loro mentalitร , riemergono forse dopo la sua morte, senza essere contrastati. Forse si rimettono a discutere tra loro, come quando dovevano stabilire chi fosse il piรน grande!
I due discepoli diretti ad Emmaus erano tornati in fretta a Gerusalemme e stavano raccontando agli altri quello che era successo loro: un pellegrino gli si era affiancato, aveva infiammato il loro cuore e finalmente lo avevano riconosciuto. Era Gesรน quellโuomo che aveva spezzato il pane per loro, che aveva accolto la preghiera rivoltagli di restare perchรฉ il giorno stava per finire. E lui era restato. Il giorno di Pasqua puรฒ non finire. Le oscuritร della notte non prevalgono, la tristezza puรฒ trovare gioia e speranza vera. Stavano parlando di queste cose quando Gesรน โin personaโ si presenta in mezzo a loro e li saluta di nuovo dicendo loro: โPace a voiโ. Gesรน non sembra scandalizzato dalla loro incredulitร . Dona la pace a chi รจ confuso, incerto, dubbioso, incredulo, testardamente attaccato alle proprie convinzioni, tardo di cuore. Quanto abbiamo bisogno di questa pace! Pace รจ comunione, gioia di vivere. Pace รจ un cuore nuovo che rigenera quello che รจ vecchio, pace รจ lโenergia che ridona vita e speranza alla vita di sempre, pace รจ qualcuno che mi capisce nel profondo, anche quello che io non so spiegare, che non mi umilia nella mia debolezza e nel mio peccato ma continua a volermi con sรฉ e a parlarmi. Pace รจ qualcuno su cui posso contare. Pace non รจ il piccolo successo individuale, la soddisfazione dellโorgoglio. Pace a voi, incerti, contraddittori, dubbiosi, testardi, dice Gesรน. Gesรน รจ la pace che vince ogni divisione, la pace del cuore, che libera dai tanti pesi che ci rendono chiusi e tristi. ร la pace tra il cielo e la terra.
I discepoli sono stupiti e spaventati. Parlavano proprio di lui, eppure non lo sanno riconoscere. Sono attaccati ai loro dubbi. Cโรจ una sottile tentazione nel dubbio, che diventa la via per non scegliere mai, per mantenersi sempre una riserva interiore. Il dubbio viene da solo, ma coltivarlo e accarezzarlo finisce per farci credere furbi e intelligenti, intristendoci. E Gesรน diventa un fantasma. E i fantasmi mettono paura. Sono una presenza irreale, intangibile. Gesรน era giร apparso loro, eppure fanno fatica a credere e a riconoscerlo vivo e presente in mezzo a loro. Sembra restare un fantasma, irreale, virtuale, tutte sensazioni e non un corpo. Ma Gesรน continua ad amarli, โapre loro la mente per comprendere le Scrittureโ. In effetti, solo ascoltando il Vangelo, il cuore si apre alla comprensione. Accogliendo e incontrando Gesรน, non un fantasma, si apre la mente allโintelligenza.
Gesรน non vuole solo liberare i suoi dal timore e dalla paura. Non vuole solo mostrare concretamente la forza della sua resurrezione. Chiede di essere testimoni, di diventare uomini che sperano e credono che ogni ferita puรฒ essere sanata. Egli ci vuole testimoni appassionati e non incerti e prudenti funzionari; testimoni gioiosi e non discepoli paurosi protetti dalle porte chiuse; testimoni, che vivono quello che comunicano e che comunicando imparano a viverlo. Ci vogliono testimoni per contrastare la legge dellโimpossibile che tutto sa, ma uccide la speranza. Siamo invitati a divenire testimoni che credono nella forza di amore che rende nuovo ciรฒ che รจ vecchio e richiama dalla morte alla vita.
- Pubblicitร -
Per gentile concessione di mons. Paglia. Commento tratto dal suo sito.
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia



