Lโautore del quarto vangelo invece ci introduce alla testimonianza del Precursore. Dopo aver richiamato alcuni versetti del prologo, il testo della liturgia inizia con Gv 1,19: ยซQuesta รจ la testimonianza di Giovanniโฆยป. Tutta lโattenzione dellโevangelista รจ dunque concentrata sul testimone e sulla qualitร della sua testimonianza.
Ma sorprendente รจ il modo con cui viene presentata questa testimonianza. Veramente nel quarto vangelo al Battista si addice il testo di Isaia: essere voce di un annuncio che orienta e attrae verso quella Parola di cui il testimone afferma la presenza in mezzo agli uomini e di cui attesta la veritร . La domanda posta a Giovanni riguarda la sua identitร : ยซTu chi sei?โฆ Sei tu il profeta?โฆ Che cosa dici di te stesso?ยป (cfr. 1,19-22). Ma Giovanni non รจ il testimone di se stesso. E dโaltra parte, paradossalmente, il Battista afferma la sua identitร attraverso una negazione, quasi scomparendo per lasciare lo spazio a Colui sul quale deve essere concentrata la ricerca dellโuomo (Gesรน domanderร ai due discepoli di Giovanni che lo seguivano: ยซChi cercate?ยป: Gv 1,38).
Il Precursore, in qualche modo, ritiene solo curiositร una domanda che riguarda la sua identitร . La vera domanda รจ altrove: chi รจ Gesรน? Solo se si inizia un cammino a partire da questa domanda, che ciascuno deve porsi nella veritร , si puรฒ giungere alla stessa esperienza del Battista e cioรจ conoscere Gesรน per testimoniarlo. Ed รจ per questo che il quarto vangelo concentra la nostra attenzione sul verbo testimoniare e attorno a esso fa ruotare tutta la figura di Giovanni.
In Gv 1 ci vengono offerti molti elementi che caratterizzano la testimonianza del Battista. Ne evidenziamo solo alcuni. Anzitutto, come abbiamo giร sottolineato, Giovanni รจ pienamente consapevole che la sua intera vita, e dunque la sua testimonianza, sono totalmente in relazione al Cristo. Di fronte a coloro che lo interrogavano sulla sua identitร , Giovanni insiste nel dire chi non รจ.
La sua risposta appare come uno sfondo scuro che crea un contrasto e permette alla luce di manifestarsi: egli รจ solo ยซuna lampada che arde e risplendeยป (Gv 5,35), non la luce; รจ ยซlโamico dello sposoยป (3,29), non lo sposo; รจ il testimone della veritร , non la Veritร ; รจ la voce, non la Parola. Certamente una vita che sembra fondarsi su di una negazione ci lascia attoniti; ma รจ una negazione (una kenosis) necessaria per fare spazio a Gesรน. In questa paradossale perdita di identitร , Giovanni ritrova se stesso ed รจ per questo che la sua gioia รจ piena.
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Fonte – il sito web di mons. Paglia
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