mons. Vincenzo Paglia – Commento al Vangelo del 12 Aprile 2020

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mons. Vincenzo Paglia

Il Vangelo di Pasqua inizia con una donna, Maria di Magdala, che si reca al sepolcro di buon mattino, quando โ€œera ancora buioโ€. Era buio fuori, ma soprattutto dentro il cuore di quella donna. Appena giunta al sepolcro vede che la pietra posta sullโ€™ingresso, una lastra pesante come lo รจ ogni morte, รจ stata ribaltata. Corre subito da Pietro e da Giovanni: โ€œHanno portato via il Signore dal sepolcro!โ€. Il dolore di Maria per la perdita del Signore, anche solo del suo corpo morto, รจ uno schiaffo alla nostra freddezza e alla nostra dimenticanza di Gesรน anche da vivo. Oggi, questa donna ci insegna che solo avendo i suoi sentimenti รจ possibile incontrare Gesรน risorto.
La sua disperazione muove Pietro e lโ€™altro discepolo ad andare in fretta verso il sepolcro. Dopo aver iniziato assieme a seguire il Signore, sebbene da lontano, nella passione (Gv 18,15-16), ora si trovano a โ€œcorrere insiemeโ€ per raggiungerlo. รˆ una corsa che esprime bene lโ€™ansia che ogni discepolo, ogni comunitร , dovrebbe avere nel cercare il Signore. Anche noi dobbiamo riprendere a correre. Lโ€™andatura รจ diventata troppo lenta, forse appesantita dallโ€™amore per noi stessi, dalla paura di scivolare e perdere qualcosa di nostro. Bisogna riprovare a correre, a uscire dal cenacolo con le porte chiuse e andare verso il Signore. Giunse per primo alla tomba il discepolo che Gesรน amava: lโ€™amore fa correre piรน veloci. Ma anche il passo piรน lento di Pietro lo portรฒ sulla soglia ed entrarono ambedue. Pietro per primo, e osservรฒ un ordine perfetto: le bende stavano al loro posto come svuotate del corpo di Gesรน e il sudario โ€œavvolto in un luogo a parteโ€. Non cโ€™era stata nรฉ manomissione nรฉ trafugamento: Gesรน si era come liberato da solo. Anche lโ€™altro discepolo entrรฒ e โ€œvideโ€ la stessa scena: โ€œVide e credetteโ€, nota il Vangelo. Si erano trovati davanti ai segni della risurrezione e si lasciarono toccare il cuore.
Fino ad allora infatti โ€“ prosegue lโ€™evangelista โ€“ โ€œnon avevano ancora compreso la Scrittura, che cioรจ egli doveva risorgere dai mortiโ€. Senza comprendere la Pasqua, ci si trova rassegnati davanti al male. La Pasqua รจ venuta, la pietra รจ stata rovesciata e il sepolcro รจ vuoto. Il Signore ha vinto la morte, e vive per sempre. Gesรน risorto deposita nei cuori la potenza dello Spirito che rinnova. Scrive lโ€™apostolo: โ€œVoi infatti siete morti e la vostra vita รจ nascosta con Cristo in Dioโ€ (Col 3,3). La nostra vita รจ coinvolta in Gesรน risorto e quindi partecipe della vittoria sulla morte e sul male. Assieme al Risorto potremo entrare nel mondo e togliere le pietre pesanti che schiacciano la vita di tanti. E il Risorto coinvolgerร  nel suo mistero di risurrezione gli uomini e lโ€™intera creazione. Dalla Pasqua inizia quel mondo nuovo e quei cieli nuovi ove non cโ€™รจ nรฉ lutto nรฉ lacrima, nรฉ morte nรฉ tristezza perchรฉ Dio sarร  tutto in tutti.

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