
Il Vangelo di Pasqua inizia con una donna, Maria di Magdala, che si reca al sepolcro di buon mattino, quando โera ancora buioโ. Era buio fuori, ma soprattutto dentro il cuore di quella donna. Appena giunta al sepolcro vede che la pietra posta sullโingresso, una lastra pesante come lo รจ ogni morte, รจ stata ribaltata. Corre subito da Pietro e da Giovanni: โHanno portato via il Signore dal sepolcro!โ. Il dolore di Maria per la perdita del Signore, anche solo del suo corpo morto, รจ uno schiaffo alla nostra freddezza e alla nostra dimenticanza di Gesรน anche da vivo. Oggi, questa donna ci insegna che solo avendo i suoi sentimenti รจ possibile incontrare Gesรน risorto.
La sua disperazione muove Pietro e lโaltro discepolo ad andare in fretta verso il sepolcro. Dopo aver iniziato assieme a seguire il Signore, sebbene da lontano, nella passione (Gv 18,15-16), ora si trovano a โcorrere insiemeโ per raggiungerlo. ร una corsa che esprime bene lโansia che ogni discepolo, ogni comunitร , dovrebbe avere nel cercare il Signore. Anche noi dobbiamo riprendere a correre. Lโandatura รจ diventata troppo lenta, forse appesantita dallโamore per noi stessi, dalla paura di scivolare e perdere qualcosa di nostro. Bisogna riprovare a correre, a uscire dal cenacolo con le porte chiuse e andare verso il Signore. Giunse per primo alla tomba il discepolo che Gesรน amava: lโamore fa correre piรน veloci. Ma anche il passo piรน lento di Pietro lo portรฒ sulla soglia ed entrarono ambedue. Pietro per primo, e osservรฒ un ordine perfetto: le bende stavano al loro posto come svuotate del corpo di Gesรน e il sudario โavvolto in un luogo a parteโ. Non cโera stata nรฉ manomissione nรฉ trafugamento: Gesรน si era come liberato da solo. Anche lโaltro discepolo entrรฒ e โvideโ la stessa scena: โVide e credetteโ, nota il Vangelo. Si erano trovati davanti ai segni della risurrezione e si lasciarono toccare il cuore.
Fino ad allora infatti โ prosegue lโevangelista โ โnon avevano ancora compreso la Scrittura, che cioรจ egli doveva risorgere dai mortiโ. Senza comprendere la Pasqua, ci si trova rassegnati davanti al male. La Pasqua รจ venuta, la pietra รจ stata rovesciata e il sepolcro รจ vuoto. Il Signore ha vinto la morte, e vive per sempre. Gesรน risorto deposita nei cuori la potenza dello Spirito che rinnova. Scrive lโapostolo: โVoi infatti siete morti e la vostra vita รจ nascosta con Cristo in Dioโ (Col 3,3). La nostra vita รจ coinvolta in Gesรน risorto e quindi partecipe della vittoria sulla morte e sul male. Assieme al Risorto potremo entrare nel mondo e togliere le pietre pesanti che schiacciano la vita di tanti. E il Risorto coinvolgerร nel suo mistero di risurrezione gli uomini e lโintera creazione. Dalla Pasqua inizia quel mondo nuovo e quei cieli nuovi ove non cโรจ nรฉ lutto nรฉ lacrima, nรฉ morte nรฉ tristezza perchรฉ Dio sarร tutto in tutti.
Qui tutti i commenti al Vangelo delle domeniche precedenti di mons. Vincenzo Paglia
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