mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 7 dicembre 2025

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“Convertitevi!”

Questa domenica tre testimoni ci invitano ad un cambiamento di vita.
Giovanni il Battista, lโ€™uomo del deserto con un look insolito che dร  tono al tempo di Avvento.
Isaia, il profeta della pace e dei tempi turbolenti.
Paolo, il costruttore della chiesa. Tre assi della nostra conversione per aprire la via al Signore nella nostra vita personale ed ecclesiale.

Portar frutto nella veritร . Un richiamo al rinnovamento in atto. Il Battista propone a coloro che andavano a Lui al Giordano gesti forti di rinascita. Incita con una predicazione senza compromessi, una conversione vissuta nel concreto della vita. Attacca lโ€™ipocrisia religiosa che si soddisfa di pratiche formali senza corrispondenti azioni. Giovanni reclama atti concreti, โ€œfruttiโ€ di conversione. Demolisce la falsa sicurezza procurata dal sentimento di appartenenza al popolo dei figli di Abramo, appartenenza invocata come un alibi ad una fede attiva. La sua immagine del legno secco gettato nel fuoco sarร  ripresa da Gesรน nellโ€™immagine della vite e i tralci.

I frutti dei nostri impegni. La predicazione di Giovanni ci invita con insistenza a fare il punto della situazione reale e ricalcolarlo se necessario. Quale genere di cristiano sono? Quali frutti porto realmente per Iddio, la chiesa e il mondo?

Escludere la violenza. Isaia รจ su un altro registro, annuncia la venuta sul discendente di Davide lo Spirito del Signore che giudicherร  secondo giustizia. Le immagini che Isaia ci propone ci presentano un mondo riconciliato dove il male e la corruzione spariranno. Liberarsi dalla violenza in cui siamo immersi: aggressioni, torture, genocidi, assassini, ingiustizie verso popoli interi affamati, terrorizzati. Ciascuno puรฒ essere tentato di violenza in desiderio, parole e atti. Prepararci in questo tempo di avvento alla venuta del โ€œPrincipe della paceโ€ e diventare โ€œartigiani di paceโ€.

Accogliersi gli uni gli altri. I primi cristiani venivano da culture diverse provando difficoltร  soprattutto per la loro origine Giudea o pagana. Lโ€™Apostolo Paolo esorta ad accogliersi mutuamente. Le differenze possono essere ricchezze da partecipare.

Costruire una comunitร . Anche i nostri paesi non sono tutti Roma e anche le comunitร  cristiane hanno cambiato volto dai tempi di Paolo. Siamo di origine, culture e formazioni diverse e le difficoltร  a fare comunitร  non mancano: gelosie, diversitร  di classi sociali, incompatibilitร . San Paolo oggi ci invita a mettere in atto la terza asse della conversione: accoglierci, avere uno stesso cuore, accettare e arricchirsi delle differenze. Il Signore come potrร  venire nelle comunitร  cristiane senza tutto questo?.

Prepariamo il cammino al Signore. รˆ lโ€™ora di โ€œmettere ordine nella nostra vitaโ€

โ€œConvertitevi perchรฉ il Regno di Dio รจ vicinoโ€.

Fonte

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