mons. Giuseppe Mani – Commento al Vangelo di domenica 3 Settembre 2023

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Perdere la vita a causa mia

Cesarea di Filippi รจ al nord e Gesรน torna indietro per ridiscendere a Gerusalemme dove sarร  crocifisso. Eโ€™ un momento in cui si mette in cammino verso la morte e mette ai discepoli in chiaro il problema della sua identitร . โ€œChi sono io per voiโ€™โ€ questione della sua origine. Da dove viene Gesรน? E Pietro riconosce che viene da Dio. Ma la fede non รจ totale se non accetta totalmente di seguire Gesรน โ€œdove vaโ€ cioรจ a Dio attraverso la Pasqua. Questo passaggio รจ costruito con un circolo della fede nella sua fase ascendente (dove va Gesรน) e la fase discendente (da dove viene Gesรน).

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Pietro rifiuta la prospettiva di dove va e la rifiuterร  fino alla fine, fino alla resurrezione. Qui non รจ piรน il Padre che parla in Lui ma Simone (figlio di Giovanni) e si comporta come tentatore.: va nel senso della tentazione permanente di Gesรน (questo calice si allontani da me).

Chi prende la sua Croce e mi segue. Siamo tentati di passare veloci su questa frase perchรฉ non ci piace, siamo come Pietro e prendiamo per modello il mondo presente (2 lettura). Sfuggiamo di entrare nella sapienza di Cristo. Lโ€™obiettivo รจ salvare la vita e come salvare la vita? Quale รจ la strada? La risposta del mondo presente รจ: circondarsi di ricchezze, evitare la fatica, diventare importanti davanti agli altri a scapito degli altri. Il Vangelo stigmatizza questo atteggiamento come un errore. Coltivare ciรฒ che รจ detto cioรจ coltivare la povertร , cercare le umiliazioniโ€ฆ..

Non credo che รจ importante ciรฒ che รจ detto ma lโ€™importante รจ salvare la vita. Portare la Croce, non si tratta di una Croce supplementare che Cristo ci impone, si tratta della croce normale che viene dal fatto che non si puรฒ amare senza perdere qualcosa. Senza rinunciare al culto di se stesso. Amare e vivere รจ la stessa cosa e amare fa passare attraverso una specie di morte.

Perdere la vita a causa mia. Tutto questo testo ci parla della crisi evangelica da cui sono colpiti tutti i discepoli di Cristo sempre. Ma in questo โ€œ a causa miaโ€ si puรฒ leggere il primato dellโ€™amore. Non si perde la vita per masochismo, per il gusto del sacrificio o per il piacere di annientarsi. Si perde la vita โ€œperโ€ โ€œ a causaโ€ Per Cristo e per ciรฒ che Egli rappresenta. Eโ€™ dunque per qualcuno. Le rinunce che non sono motivate per il bene di qualcuno, per il gusto di far esistere o semplicemente per la vita sono certamente sospette.

In fondo non cโ€™รจ un cammino dellโ€™uomo, se non un progetto che lo faccia vivere (o meglio far vivere puรฒ divenire unโ€™impresa tiranneggiante per gli altri, creare per gli altri uno spazio per cui possano vivere. Questo spazio รจ quasi fatalmente preso sul nostro proprio spazio ed รจ lร  il luogo della nostra vera rinuncia. Ma una rinuncia creativa che fa esistere รจ esistere per se stessi. Eโ€™ assomigliare a Dio, accedere alla propria vita , alla propria soliditร . In fondo si lascia il fragile, il precario, il mortale per accedere alla vita inalterabile. Questo รจ salvare la propria vita perdendola a causa di Cristo.