La paternità di Giuseppe
Giuseppe sarà dimenticato nella storia della Salvezza? È un personaggio senza grande importanza quando riemerge nella celebrazione del Natale e nella costruzione del Presepio non lontano dal bue e dall’asinello. Giovanni XXIII aveva parlato di una riabilitazione di San Giuseppe perché gioca un ruolo fondamentale e unico nella venuta del Figlio di Dio sulla terra. CI ha offerto una magnifica testimonianza di vita.
Giuseppe il silenzioso, il discreto, l’efficiente, illumina singolarmente “il mistero del Natale”. Illumina anche le nostre relazioni familiari.
È l’uomo giusto. Un infinito rispetto! Immaginiamo il dramma di coscienza di Giuseppe quando constata che Maria attende un bambino che non è suo! Poiché è giusto, non decide di denunciare Maria, ma di rimandarla in segreto come se rinunciasse a questo matrimonio per lasciare Maria libera… Non si vendica, non condanna Maria perché non capisce. Ama Maria e le accorda fiducia nonostante le apparenze. Agisce da Giusto! Lui umile operaio di Nazareth. Salva il Salvatore e sua Madre. Fu il suo modo di dare la vita a Gesù.
Uomo di fede. Prese con sé Maria. Giuseppe avrà avuto le sue riserve, ma più andava avanti più si era accorto che niente si poteva prevedere. In un sogno Dio offre a Giuseppe un destino inatteso: un posto nella storia della salvezza. Crede ciò che lui stesso ammette inverosimile e ammette che “niente è impossibile a Dio”. Così entra in un’avventura eccezionale. Inserisce Dio nella linea di David e Lui stesso gli dà il nome “Gesù.” e per lui è “L’Emmanuele” Dio con Noi, predetto da Isaia. Prende Maria con Gesù e diventa Padre adottivo del Messia di Dio. Entra nel progetto di Dio. Non è facile scegliere nell’oscurità della fede e dopo riconosciamo che ha avuto ragione di affidarsi all’amore immaginativo di Dio che ci porta più lontano dei nostri progetti.
Padre umano per il Figlio di Dio. L’annuncio a Giuseppe. Intorno a Gesù, Maria e Giuseppe hanno avuto un ruolo specifico. Maria ha messo al mondo il Figlio di Dio: ruolo unico nella storia umana “Dio ha mandato suo Figlio nato da Donna”. Giuseppe fu il padre adottivo. A quell’epoca l’adozione creava un legame forte come la filiazione carnale. Ed esercita la sua responsabilità di Padre dando al figlio il nome “Gesù”.
Gesù è stato allevato da un uomo e una donna ed è tra i due che è cresciuto ed è stato preparato per la sua missione nel mondo. Con Giuseppe Gesù ha fatto l’esperienza del Padre. Chi potrà mai fare l’esperienza che Gesù ha avuto ed ha voluto ricevere da Giuseppe.?
In due per costruire un bambino. Questa testimonianza evangelica del ruolo di Giuseppe è forte testimonia oggi che è una coppia che forma e fa crescere un bambino. La cosa non potrebbe essere fatta da una sola madre o da un solo padre e tanto meno da due persone dello stesso sesso. Ognuno di noi conosce la parte indispensabile presa dal padre e dalla madre nella formazione di un Figlio.
Papa Giovanni XXIII credeva all’intercessione di San Giuseppe per la Chiesa. I santi lo hanno seguito contando su di Lui. Teresa di Avila ci ricorda di non aver mai chiesto qualcosa a San Giuseppe che non l’abbia ricevuta.
