Con ancora davanti ai nostri occhi lโimmagine del Cristo Risorto, in questa quinta domenica di Pasqua assistiamo allo sviluppo del cammino della chiesa, al formarsi del popolo dei discepoli del Signore che, osserva Mons. Angelo Spinillo, โhanno accolto il vangelo e vivono come seguendo l’agnello dovunque egli voglia condurli nelle situazioni della storia del mondoโ.
Nella parola che spezziamo domenica prossima 15 maggio 2022, il libro degli Atti degli Apostoli ci racconta dei primi viaggi missionari di Paolo e Barnaba in visita presso le tante comunitร cristiane che cominciano a formarsi. โChi vive la fede – ovvero la caritร del Signore, la fraternitร universale rivolta a tutta l’umanitร , la fedeltร alla veritร e alla giustizia – rischia persecuzioni e tribolazioni: ecco perchรฉ Paolo e Barnaba vanno in queste comunitร per confermarle nella fede, incoraggiando i fratelli a rimanere fedeliโ.
Nel Vangelo di Giovanni questa umanitร , che da tante parti del mondo vive con libertร il bene e con gioia tutto ciรฒ che รจ speranza di caritร , sembra ritornare al momento dell’ultima cena: un momento nel quale, aggiunge il vescovo di Aversa, โla comunitร cristiana rilegge, riascolta e rimedita tutto ciรฒ che ha vissuto con il suo maestro, prendendo coscienza dei suoi insegnamenti. E si rende conto dunque, che in quella cena della Pasqua, il Signore ha chiamato tutti i suoi apostoli – e tutti coloro che crederanno in lui – a vivere il grande passaggio: diventare Umanitร Nuova.
Quella umanitร che, come dice Gesรน, si riconosce da come si amano tra di loro, spezzano e condividono il pane. Qui l’umanitร , la chiesa diventa il popolo nuovo, chiamato a dare vita al mondo intero e ad illuminare la storia di bontร e di caritร โ



