Mons. Angelo Spina – Commento al Vangelo del 25 Dicembre 2024

Mercoledรฌ 25 Dicembre 2024 - NATALE DEL SIGNORE - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Messa della Notte - Lc 2,1-14
Commento al brano del Vangelo di: Messa dell'Aurora - Lc 2,15-20
Commento al brano del Vangelo di: Messa del Giorno - Gv 1,1-18

Data:

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Meditazione di Mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo

Nel Vangelo di oggi, preso da Luca al capitolo 20, dal versetto 1 e seguenti, viene proclamato un Vangelo bellissimo che si apre con una cronaca ampia e che, man mano, va a restringersi.

Cesare Ottaviano Augusto, Quirinio รจ il governatore della Palestina. In questo scenario, Maria e Giuseppe, dalla Galilea, si recano a Nazaret per il censimento voluto dall’imperatore.

In questo quadro vediamo i potenti della terra e i poveri, come Maria e Giuseppe, che, giunti a Nazaret, non trovano posto nell’albergo, ma vengono accolti in una stalla. Per Maria si compiono i giorni del parto e dร  alla luce il figlio primogenito. Dopo averlo avvolto nelle fasce, lo depone in una mangiatoia.

La lunga attesa delle promesse bibliche trova compimento: quella stalla si illumina di luce e di vita. Dio viene nel mondo tra lโ€™indifferenza generale e la non accoglienza che gli viene riservata. Lui si abbassa fino a noi, facendosi uomo, e gli uomini non sono pronti, non si fanno trovare per accoglierlo.

Ma Lui รจ amore che si dona, rimane fedele allโ€™alleanza stretta con il suo popolo, interviene nelle vicende umane in maniera gratuita e straordinaria per portare luce, salvezza e gioia.

Il Natale ci ricorda che la vicinanza di Dio รจ una questione di amore. Dio รจ perdutamente innamorato dellโ€™umanitร . Nasce in un luogo lontano, nascosto, di confine, come a voler nascere nel cuore di ogni persona che si sente povera, sfruttata, delusa, peccatrice, perduta.

Davanti a Dio nulla รจ perduto: Egli viene a salvare. I pastori, umili persone che vivono lontano dai centri abitati, sono quelli che accolgono la buona notizia. Corrono e vengono ricolmi di gioia alla vista del bambino.

Nella notte santa del Natale, nel giorno del Natale, ci chiediamo: dovโ€™รจ Dio? Dio รจ lรฌ, nella mangiatoia, nei presepi, nel legno per nascere. E si fa vedere sul legno di una croce per morire e dare la vita.

รˆ questa la buona notizia per noi in questo giorno di Natale. Il cuore grato e commosso si apre alla preghiera:

Mio Dio, mio Dio bambino, povero come l’amore, piccolo come un uomo, umile come la paglia dove sei nato.
Mio piccolo Dio, che impari a vivere questa stessa nostra vita, che domandi attenzione e protezione.
Mio Dio, incapace di difenderti e di aggredire, di fare del male.
Mio Dio, che vivi solo se sei amato, che altro non sai fare che amare e domandare amore.
Insegnami che non cโ€™รจ altro senso, non cโ€™รจ altro destino che diventare come te, accoglierti per amare.

A tutti auguro una serena e buona giornata e, soprattutto, buon Natale in questo giorno.


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