Una grande folla andava a Gesรน. Uomini, donne, bambini provenienti dalla Galilea e dalla Giudea, ma anche da territori lontani, come lโIdumea e le regioni pagane attorno a Tiro e Sidone. In questi versetti, che sintetizzano lโattivitร di Gesรน, Marco รจ perfino ridondante nel descrivere il numero di persone che accorrevano a lui e cercavano di incontrarlo per essere guariti.
โSentendo quanto facevaโ. Forse la semplice curiositร avrร spinto alcuni a partire, a mettersi in viaggio. I piรน sono stati probabilmente mossi da una segreta speranza, dalla fiducia di un possibile cambiamento. Uomini e donne senza un nome, volti segnati da una malattia opprimente o dalla fatica del vivere, situazioni concrete di malessere che portavano a Gesรน, quasi โgettandoglieleโ addosso, e lui lรฌ ad aspettare, conoscendo quanta fatica costasse il mettersi in viaggio con il carico delle proprie ferite e debolezze.
Gesรน รจ con i discepoli nei pressi del โmareโ, il lago di Tiberiade, territorio in cui svolgeva la sua attivitร pubblica. Dire mare significa evocare in senso biblico le potenze del male, dove si pensava che abitassero; la stessa folla, che si riunisce attorno al mare, appare sotto il dominio di tali forze.
La folla preme su Gesรน, tanto che questi si vede costretto a chiedere aiuto ai discepoli, affinchรฉ tenessero pronta una barca su cui salire per non essere travolto. Come farร piรน avanti quando, salito su una barca, racconterร alle folle il mistero del regno di Dio attraverso le immagini del seme e del seminatore (Mc 4,1).
Ma che cosa la gente sperava di poter ricevere incontrando Gesรน? Attenzione, ascolto, accoglienza, unโinsperata guarigione, la disponibilitร di una presenzaโฆ Per ciascuno si realizzava lโincontro con la vita: โIo sono la vitaโ, avrebbe dichiarato Gesรน (Gv 14,6). La vita รจ il simbolo di ciรฒ che ogni essere vivente va cercando. Gesรน ha voluto mettersi al centro e come meta della ricerca dellโuomo: โnella sua vita – nella sua pratica di umanitร – รจ apparsa la profonditร divina dellโamoreโ (B. Maggioni).
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Possiamo immaginare che per alcuni sia stato un vero โviaggio della fedeโ, anche se non sappiamo le conseguenze che lโincontro con Gesรน ha suscitato in essi. Paradossalmente sono gli spiriti impuri, i piรน lontani da Dio, che riconoscono in Gesรน il Figlio di Dio (v. 11), ed egli ordina loro di non rendere manifesta la sua identitร . La rivelazione ultima, definitiva, sarร sotto la croce, per bocca di un centurione che, avendo visto Gesรน morire in quel modo, ha esclamato โDavvero questโuomo era figlio di Dioโ (Mc 15,39).
Questo viaggio รจ anche il nostro viaggio. La fede ci mette in cammino, ci fa costituzionalmente nomadi. Il credente compie il cammino della sua esistenza sostenuto dalla fede nella parola del Signore, come รจ stato per Abramo, nostro padre nella fede.
Vivere nella fede significa che in tutte le situazioni, positive o negative, siamo sicuri di essere attraversati dalla forza creatrice dellโamore che ci offre un frammento di vita. Crescere nellโamore significa crescere alla statura di Cristo. Col tempo si approfondisce la relazione con il Signore e si giunge anche a scoprire che il vero viaggio รจ quello dentro di noi, dove scorgiamo le ragioni piรน profonde del nostro vivere.
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Mc 3, 7-12
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, Gesรน, con i suoi discepoli si ritirรฒ presso il mare e lo seguรฌ molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme, dall’Idumea e da oltre il Giordano e dalle parti di Tiro e Sidรฒne, una grande folla, sentendo quanto faceva, andรฒ da lui.
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perchรฉ non lo schiacciassero. Infatti aveva guarito molti, cosicchรฉ quanti avevano qualche male si gettavano su di lui per toccarlo.
Gli spiriti impuri, quando lo vedevano, cadevano ai suoi piedi e gridavano: ยซTu sei il Figlio di Dio!ยป. Ma egli imponeva loro severamente di non svelare chi egli fosse.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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