PAX! che si eleva come silenzioso monito a rigettare ogni forma di violenza.
Oggi ricordiamo il beato transito cioรจ la morte del nostro Santo padre Benedetto, fondatore dellโOrdine benedettino, transito avvenuto il 21 marzo 547, quindi รจ una grandissima festa per tutti i benedettini e benedettine anche se questa cade sempre in pieno tempo di quaresima, forse per indicarci anche che in questo tempo di penitenza, di conversione, di rinascita individuale e collettiva, potessimo volgere lo sguardo ad un modello di vita come quello San Benedetto.
Il suo biografo, san Gregorio Magno, riportando le circostanze della sua morte scrisse: โsentendo che il momento della morte si stava avvicinando, Benedetto fece preparare la sua tomba. Assalito poi dalla febbre, poichรฉ lo sfinimento diventava sempre piรน grave, il sesto giorno si fece trasportare nellโoratorio, ove, fortificato dalla celebrazione Eucaristica, alzando le mani al cielo nella preghiera e sostenuto dai suoi discepoli, rese lโanima a Dio.
Benedetto muore pregando, sorretto dai discepoli, e questa pia morte ha fatto si che la pietร cristiana lo invocasse come patrono dei moribondi, e questo รจ un invito rivolto anche a tutti noi: sorreggerci gli uni gli altri e aiutarci ogni giornoโ. Il Vangelo secondo Giovanni (Giov.17,20-26), scelto per la festa di oggi, รจ centrato sulla preghiera di Gesรน: โNon prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me mediante la loro parola, perchรฉ tutti siano una sola cosaโ.
E’ nella stessa logica che San Benedetto ha abbandonato tutto e si mise alla fedele sequela di Cristo. Sรฌ, Benedetto, come ha affermato il Papa Emerito, โfu esempio di santitร e indicรฒ ai monaci, come unico grande ideale Cristo; fu maestro di civiltร che, proponendo unโequilibrata visione delle esigenze divine e delle finalitร ultime dellโuomo, tenne sempre ben presenti anche le necessitร e le ragioni del cuore, per insegnare e suscitare una fraternitร autentica e costante, perchรฉ nel complesso dei rapporti sociali non si perdesse di mira unโunitร di spirito, capace di costruire ed alimentare sempre la paceโ.
Ecco un motivo in piรน per implorare la sua intercessione in questo contesto di smarrimento sia spirituale che culturale, per la pace nel mondo e in mode particolare per lโUcraina, lacerata da una guerra assurda e che non lascia indifferente tutta lโEuropa. Quindi non รจ senza significato la parola PAX che leggiamo alle porte dei monasteri benedettini, secondo la storia, ebbe origine nellโAbbazia di Montecassino; infatti, a proposito disse Benedetto XVI, che โessa si eleva come silenzioso monito a rigettare ogni forma di violenza, per costruire la pace: nelle famiglie, nelle comunitร , tra i popoli e nellโintera umanitร โ.
Perรฒ la pace รจ possibile lร dove cโรจ lโunitร , come emerge nel vangelo di oggi. La gioia del Signore sia sempre la nostra forza. Amen!
Monaci Benedettini Silvestrini
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