La guarigione della mano paralizzata.
โEd entrรฒ di nuovo in una sinagoga…โ. Con queste parole si apre il vangelo di oggi, probabilmente si tratta della Sinagoga di Cafarnao, siamo infatti lรฌ con Marco in questi primi capitoli del suo vangelo. Uno dei protagonisti di questa pagina, un malato con una mano paralizzata, รจ nella fola. La sua presenza perรฒ sembra solo una trappola tesa a Gesรน dai suoi oppositori, come abbiamo giร visto nei precedenti passi. Vi ricordate ieri, lโavevano ammonito Gesรน per le trasgressioni dei discepoli riguardo il sabato.
E quindi ora sono ancora loro per vedere se viola per unโaltra volta la norma del riposo. Ignoravano volontariamente perรฒ che il sabato รจ fatto per lโuomo e non il contrario, รจ fatto quindi in favore dellโuomo. โEโ lecito di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?…โ La domanda di Gesรน รจ davvero illuminante e sembra proprio di essere una provocazione.
Egli, chiaramente, alla luce della questione giuridica, sollevata dai farisei nel vangelo di ieri suggerisce ai suoi interlocutori una doppia domanda, ovviamente, da Figlio di Dio, per rivelare la volontร autentica del Padre. Infatti la risposta รจ scontata: anzitutto, Dio non puรฒ volere il male, ma soltanto il bene che, nel nostro caso, consiste nella guarigione della mano paralizzata. Nella seconda domanda, che spiega in qualche modo la prima, โsalvare una vitaโ, o meglio unโanima, significa salvare qualcuno, ossia guarire un malato, che merita la compassione, in quanto persona umana.
Ecco che riemerge ancora il concetto dellโumanitร di Gesรน, anche nel vangelo di oggi. Disse allโuomo: โtendi la mano, aprila!โ. Aprirsi agli altriโฆ troppo spesso noi abbiamo la tendenza a chiuderci. Ma Gesรน, senza sosta, ci invita ad aprirci nella duplice dimensione cioรจ in quella verticale, con Dio e quella orizzontale, con i fratelli. Infatti, proprio a causa della loro chiusura, โi fariseiโฆ con gli erodianiโฆ tennero consiglio contro di lui per farlo morireโ.
San Marco nel vangelo di oggi ci descrive una delle motivazioni che causerร poi la morte di Gesรน, condannato dai farisei, perchรจ accusato di non rispettare il riposo del sabato, in conseguenza infedele. Proprio, Gesรน scoprendo la loro falsitร religiosa si attirรฒ addosso un odio senza precedenza ma gli sfidรฒ con coraggio perchรฉ โdoveva compiere la volontร del Padreโ che chiamava suo cibo.



