Guarigione dellโemorroissa e risurrezione della figlia di Giairo.
Nei precedenti capitoli abbiamo visto come Gesรน abbia manifestato la sua superioritร sulle forze naturali e sui demรฒni. Nel vangelo odierno invece, con questi due prodigi, emerge ancora la sua potenza sanante, sulle malattie e sulla morte. Facendo un piccolo parallelismo tra i due miracoli, mi pare abbiano elementi in comune. Uno per tutti: i dodici anni della fanciulla miracolata corrispondono addirittura ai dodici anni della malattia della donna.
In questa bella pagina di oggi, lโaccento in entrambi i casi รจ posto sullโesigenza di una fiducia totale nellโazione di Dio. Infatti il miracolo รจ frutto della fede. Ovviamente, come quella (la fede) del capo della sinagoga, Giairo, anche se sottoposta alla prova: non disturbare oltre il maestro, รจ morta ormai, non cโรจ piรน nulla da fare. Ma anche la fede dellโemorroissa: โse riuscirรฒ anche solo a toccare le sue vesti, sarรฒ salvataโ.
Colpisce anche la nostra sensibilitร il fatto che casi come questi nella cultura di allora erano considerati causa dellโimpuritร religiosa, perchรฉ chi toccava il sangue o un morto, come anche chi toccasse un lebbroso, veniva escluso dalla comunitร fin alla sua purificazione. Ma Gesรน trascende queste le leggi, proprio con il contatto, guarisce la donna e risuscita la figlia di Giairo, perchรฉ prende su di sรฉ lโumana sofferenza e la sua umiliazione.
Effettivamente qui si realizza la profezia di Isaia quando dice: โEgli si รจ caricato delle nostre sofferenze, si รจ addossato i nostri dolori; e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli รจ stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquitร . Il castigo che ci dร salvezza si รจ abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guaritiโ. Questa รจ una grande rivoluzione, la rivoluzione della compassione. Impariamo da Gesรน!



