La fede interpella tutta la nostra esistenza.
Con questo passo del vangelo di Matteo si entra in un punto cruciale dello svolgimento della narrazione e del discorso sul Regno di Dio. L’identitร di Gesรน appare sfocata benchรฉ vi siano state parole e fatti che l’ร bbiano manifestata.
Tuttavia, per gli altri rimane un grande profeta, un taumaturgo. La persona di Gesรน, anche per coloro che ne hanno fatto esperienza diretta, resta contraddittoria, indefinibile. C’รจ qui perรฒ la risposta di Pietro che dร una svolta decisiva e pone Gesรน come il Messia, il Salvatore. Ma l’affermazione di Pietro non ha niente a che fare con una semplice comprensione umana o amicale, essa si pone su un altro livello.
Il Cristo lo si puรฒ conoscere e proclamare – come sottolineerร lo stesso Gesรน – solo attraverso la fede e la luce che ci viene da questa. La profonditร del Cristo ci รจ rivelata lungo un cammino che passa per la croce e ci conduce alla pienezza della conoscenza.
Questo รจ sottolineato dal fatto che nel medesimo passo รจ detto che Gesรน inizia a parlare apertamente della sua passione. L’esperienza di fede non รจ una passeggiata senza impegno, ma interpella tutto il nostro essere e richiede una risposta (di vita) che non puรฒ essere vaga!
Ciascuno, come diceva Papa Francesco ai giovani nel 2016 a Cracovia, “deve lasciare un segno del proprio passaggio su questa terra…”.
Monaci Benedettini Silvestrini
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