Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 26 Novembre 2022

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Festa di San Silvestro Abate.

La prima lettura del giorno di oggi invita a sollevare gli occhi verso l’alto, verso il trono di Dio da dove scende la nuova Gerusalemme. Il vangelo invece invita a discernere i segni che preannunciano la venuta del regno di Dio e di vegliare, essere pronti. Chiediamo scusa ai nostri affezionati lettori se invece del commento delle letture, ci soffermiamo a delineare brevemente il profilo spirituale di San Silvestro Abate, Fondatore del nostro Ordine, della Congregazione Benedettina Silvestrina.

La sua vicenda spirituale รจ una testimonianza esistenziale che puรฒ dirci qualche cosa anche a distanza di secoli. Oggi infatti nella sua Congregazione Benedettina Silvestrina si celebra la solennitร  del suo “dรฌes natalis”. Anche alcune diocesi lo ricordano liturgicamente come “memoria”. Prima della riforma del calendario liturgico tutta la Chiesa lo ricordava nell’Ufficio divino. San Silvestro nacque a Osimo nel 1177, figlio di Gislerio e di Bianca Guzzolini. Entrรฒ nella gloria del Padre nel monastero che, da lui fondato nel 1231 e che da lui prende nome, San Silvestro su Monte Fano, nei pressi di Fabriano, il 26 novembre del 1267, alla bella etร  di 90 anni, di cui gli ultimi quaranta vissuti nella vita monastica, eremitica prima e poi cenobitica, insieme con i suoi discepoli. Le sue sacre spoglie mortali, riesumate di recente, sono state ricomposte e collocate nell’urna, sotto l’altare del santuario.

L’esempio della sua vita costituisce anche oggi un richiamo alla fedeltร  alla chiamata, alla costanza nel servizio di Dio superando ogni difficoltร . Giovane studente di Diritto a Bologna, avverte il desiderio di entrare nello stato clericale e quindi inizia, all’insaputa di suo padre, ghibellino, a studiare teologia, per prepararsi a seguire la chiamata al servizio della Chiesa e dei fratelli. Ma rientrato a Casa, deve sostenere l’ira e l’indignazione del padre che lo avrebbe voluto illustre giurista per il decoro della famiglia.

Silvestro, per dieci anni deve lottare con un genitore irriducibile e solo per l’intervento del Vescovo potรฉ finalmente seguire la sua aspirazione. La sua pazienza, la preghiera fiduciosa vincono la resistenza paterna. Maturato da tanti contrasti, Silvestro viene nominato canonico della cattedrale di Osimo e qui svolge il suo ministero pastorale con zelo ammirevole tanto da meritarsi l’affetto e le venerazione di tutto il popolo. Questa ammirazione non lo salva da malcelate gelosie che per altro non frenano il suo ardore apostolico. Ha 50 anni.

Egli sente crescere nel suo animo un forte desiderio di solitudine e di contemplazione. Esita alquanto nel mettere in atto questa aspirazione non vedendo ancora chiara la volontร  del Signore. Si presenta una circostanza che lo spinge a decidersi: la vista del cadavere di un giovane, suo parente, in putrefazione. Dinanzi a questo spettacolo raccapricciante, fa questa riflessione: Quello che lui era, io lo sono; quello che egli รจ, io lo sarรฒ! Accoglie il fatto come la voce del Signore che lo sollecita alla decisione, senza rinvii.

Lasciala sua cattedrale, il suo ministero, il suo popolo, le comoditร … si fa accompagnare da un amico fino ai monti della Rossa all’insaputa di tutti e qui dร  inizio a una nuova esperienza vivendo nella povertร , nella privazione di ogni conforto, anche di cibo, specialmente nei primi mesi, esercitandosi nella preghiera, nella lettura della Bibbia e nelle vita contemplativa. Ma il Signore lo chiama a essere fondatore di un Ordine che si rifร  alla regola benedettina. Allora ritenendo poco adatta grotta de La Rossa per mancanza di acqua sorgiva e di terreno pianeggiante, sul Monte Fano sopra Fabriano, trova condizioni piรน favorevoli per impiantare una comunitร  monastica.

Qui costruisce un piccolo monastero dove i suoi discepoli potessero vivere con regolaritร  la propria consacrazione al Signore. Cosรฌ dร  inizio alla sua fondazione col primo cenobio, seguito poi da una decina, fondati in varie zone nelle Marche, Umbria e Lazio, sempre nella semplicitร  e povertร , in luoghi appartati e silenziosi. Egli guida i suoi discepoli con l’esempio di una vita intemerata e con l’esortazione di un Padre che gode nel vedere i propri figli camminare speditamente nelle vie del Signore. La sua spiritualitร  biblica รจ accompagnata da una tenera devozione all’umanitร  del Signore, all’Eucaristia e alla Madonna, dalla quale riceve la Santa Comunione (immagine), privilegio unico nella storia dei santi, e il materno soccorso in situazioni davvero drammatiche.

Dopo piรน 750 anni dalla sua nascita al cielo, ci offre messaggi sempre validi come valido รจ anche l’esempio della sua vita e la sua per noi intercessione, non solo per i suoi monaci ma anche per tutti che attraverso di noi entrano in contatto con la sua spiritualitร . San Silvestro Abate, prega per noi.

Monaci Benedettini Silvestrini

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