Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 24 Maggio 2022

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Se non me ne vado, non verrร  il Consolatore.

Gesรน continua a parlare ai suoi discepoli in un momento difficile. La tristezza che li prende ha due motivazioni. Da un lato stanno comprendendo che il loro Maestro tra poco dovrร  affrontare una morte tremenda. Il dolore che provano รจ grande; infatti umanamente non sapranno reggere a quegli eventi che ora Gesรน preannuncia. Provano anche una disillusione rispetto a tanti progetti che si erano costruiti nelle loro menti. La perdita del Maestro significa anche l’infrangersi dei loro piani di gloria.

Tutto questo รจ vero; ora perรฒ vi รจ in loro un dolore profondo per quello che il loro Signore sta dicendo. I discepoli amano sinceramente il loro Maestro; ma la loro fede non รจ ancora pura. Pongono i loro desideri prima dei piani di Dio; รจ un atteggiamento inconsapevole. Nonostante questo il loro amore รจ sincero ed onesto. Di fronte alle parole di Gesรน si scatenano nei loro cuori diversi sentimenti e paure maggiori. Gesรน preannuncia anche momenti dolorosi e di difficoltร .

La promessa dello Spirito Santo vuole garantire, per i discepoli una presenza efficace che li possa aiutare in questo passaggio difficile. Lo Spirito di Dio รจ Spirito di Amore che prolunga la missione di Cristo nella veritร  e nella pace. Gesรน รจ ancora presente; non con il suo Corpo fisico ma nel Corpo della Chiesa e nel Pane Eucaristico. รˆ presente nella Parola che spezziamo insieme. Lo Spirito Santo che agisce รจ segno di presenza efficace e reale di Cristo. La Chiesa รจ la realizzazione della promessa di Dio.

Partecipiamo alla vita della Chiesa, nei sacramenti e nei servizi di caritร , per rendere efficace questa presenza.