Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 13 Maggio 2022

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Vado a prepararvi un posto.

Il discorso della vita oltre la vita ha incuriosito ed affascinato da sempre la nostra umanitร ; in qualche modo l’uomo ha cercato continuamente di immergersi in un mondo futuro e diverso da quello che vive sulla terra. Ciรฒ รจ indice di un innato desiderio di immortalitร  o almeno la non passiva rassegnazione a finire i suoi giorni immerso nella terra, in preda alla corruzione; รจ il desiderio di sopravvivere dopo la morte, di trovare una quiete, un riposo, una dimensione definitiva, che l’esperienza della vita terrena non puรฒ dare. Sono nate cosรฌ tante religioni, che incentrano quasi tutto nel culto dei morti.

Cristo รจ venuto a darci la certezza della risurrezione, egli ha davvero squarciato i cieli e li ha riaperti all’uomo. Non ha solo indicato la meta ultima della vita, ma egli stesso ha sperimentato la morte per poi mostrarsi vivo e risorto e salire al cielo sotto gli occhi dei suoi discepoli. Ha indicato la via e la percorsa lui stesso di persona. Oggi ci dร  ulteriori rassicurazioni, dice esplicitamente ai suoi: ยซIo vado a prepararvi un postoยป. Il posto, di cui parla Gesรน e che egli promette, non รจ visibile con gli occhi della carne, ma solo con quelli dello spirito, per cui ci esorta: ยซAbbiate fede in Dio e abbiate fede anche in meยป.

Vuole cosรฌ immergerci nei pensieri dello spirito, farci salire in alto, oltre i confini del mondo e del tempo, vuole aprirci gli occhi dell’anima. Egli ci precede e ci prepara il ยซpostoยป, egli stesso poi tornerร  a prenderci. Egli quindi, non solo ci indica la strada del cielo, ma ci si propone come la ยซvia, la veritร  e la vitaยป. Vuole dirci che praticando i suoi insegnamenti, seguendolo nei suoi percorsi, affidandoci alla sua misericordiosa bontร , potremmo anche noi salire, ascendere, raggiungerlo, godere con lui.

Dobbiamo perciรฒ seguirlo, ascoltarlo, lasciarci vivificare da Lui nell’intimitร  della comunione, senza mai perdere di vista l’approdo finale, quel posto da lui preparato, per l’eternitร .