Monaci Benedettini Silvestrini – Commento al Vangelo del 12 Agosto 2022

325

Fedeltà creativa.

Se il discorso sul perdono fino a settanta volte sette, visto nel vangelo di ieri, spinge ad irrobustire la nostra fede e a viverla coerentemente, non meno esigente si mostra la richiesta di fedeltà di cui è portatore il vangelo odierno. L’episodio si inserisce all’interno di una diatriba tra Gesù e i farisei. Questi da rigidi custodi della legge sanno che c’è una norma, fatta risalire a Mosé (Dt 24, 1), per cui è lecito ripudiare la propria moglie, ma Gesù vi si oppone decisamente facendo prevalere i diritti/doveri della persona sulla legge stessa.

È la legge a servizio della persona e non questa sottomessa a quella. Ascolto e Parola sono due dimensioni che troviamo forti nelle letture. Se l’ascolto avviene come memoriale allora la Parola si attualizza: ciò che viene letto non è più la storia di altre persone, ma è la mia storia, ne sono coinvolto personalmente. Così il vangelo ci indica che verso la Parola occorre una “fedeltà creativa”: sappiamo quanto siano deleteri i fondamentalismi di ogni genere, specialmente dove hanno a che fare con il letteralismo.

Preservare la lettera è certamente cosa buona, ma esserne ostinatamente vittime è distruttivo per sé e per gli altri. Non c’è bisogno di scandalizzarci per la rigidità dei farisei, pensiamo invece ai vari fondamentalismi, in campo religioso e non, che scorgiamo oggi in questo nostro mondo ed anche, perché no, dentro di noi!

- Pubblicità -

Monaci Benedettini Silvestrini

Photo by Aaron Burden on Unsplash