Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 29 Dicembre 2019

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Il commento alle letture di domenica 29 dicembre 2019 a cura dei Missionari della Via.

Meditiamo la Parola

La presentazione di Gesรน al Tempio รจ la sua prima manifestazione solenne. Lโ€™identitร  di questo Bambino รจ qui rivelata dalle due importanti figure che sono sullo sfondo: si tratta di due giusti, Simeone ed Anna, invecchiati nellโ€™attesa della realizzazione della promessa di Dio. Essi rappresentano il popolo fedele a Dio. In particolare lโ€™incontro dellโ€™anziano Simeone con il Bambino significa e realizza lโ€™incontro della vecchia Alleanza con la nuova Alleanza, dellโ€™attesa umana con il compimento divino. E quindi chi impersonava lโ€™antica Alleanza poteva ormai morire: il tempo era compiuto e Dio aveva visitato definitivamente il suo popolo e tutte le genti. Simeone, prendendo il Bambino in braccio, fa una sorta di secondo annunzio: Gesรน รจ il salvatore, luce che illumina gli uomini e il suo oracolo ha due aspetti: uno riguarda il popolo e uno Maria.

Simeone preannunzia che Gesรน non sarร  solo accolto, ma anche rifiutato dal popolo dโ€™Israele. Egli sarร  segno di contraddizione perchรฉ siano svelati i segreti di molti cuori, come a dire: di fronte a Gesรน, che รจ la veritร , non cโ€™รจ un atteggiamento passivo. La salvezza che Egli porta, non avviene in modo automatico o per via ereditaria. O la si accoglie in maniera libera e personale, o la si rifiuta. Di fronte alla veritร  non ci sono possibilitร : o con o contro. La luce la si accoglie o la si rifiuta. Tutto si puรฒ tranne che rimanere indifferenti. Quanti, invece, vivono la โ€œschizofreniaโ€ della fede, professandosi cristiani ma agendo in modo completamente opposto; e questo รจ un rischio che corriamo tutti quanti noi, per primi noi consacrati, chiamati ad essere pastori non solo a parole, ma soprattutto con una vita che si fa dono.

A tutti ci รจ chiesta, nonostante i nostri limiti, una certa coerenza tra liturgia e vita. Purtroppo non รจ sempre cosรฌ, per cui, come diceva S. Agostino ยซNoi lodiamo il Signore quando ci raduniamo in Chiesa, ma al momento in cui ciascuno ritorna alle proprie occupazioni, quasi cessa di lodare Dio!ยป. Vedete, essere cristiani รจ una cosa seria, non รจ acqua zuccherata! Dio propone il massimo, ma richiede anche il massimo. La sua proposta รจ vivere per sempre in comunione con Lui, diventare una cosa sola con Lui. Vivere la fede con coerenza significa mettersi innanzitutto davanti alla Veritร , e alla veritร  di se stessi. La Parola di Dio viene a scrutarci nel profondo per aiutarci a riconoscere umilmente ciรฒ che siamo, sgombra dalle maschere dellโ€™ipocrisia, a tagliare ciรฒ che non va. Questa Parola ci chiama a scelte evangeliche, anche andando contro corrente, un poโ€™ come i salmoni che per deporre le uova (quindi la vita), devono risalire il fiume. Quantโ€™รฉ bella lโ€™invocazione di don Tonino Bello, da far nostra dicendo con lui: ยซVolesse il cielo che ogni qualvolta usciamo dalla Chiesa ci sentiamo affidare da Gesรน questa consegna: Amore senza misura. Disposto, cioรจ, a giocare in perdita per il bene del prossimo, felice di pagare prezzi da capogiro pur di salvare una sola vita umana. Capace di raggiungere perfino il piรน indisponente nemicoยป.

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Anche lโ€™annuncio a Maria non รจ solo di gioia ma anche di dolore: ยซAnche a te una spada trafiggerร  lโ€™animaยป. La spada รจ uno dei simboli piรน frequenti nella sacra scrittura per indicare la parola di Dio (cfr Eb 4,12). Ora, anche nel caso di Maria, la spada รจ la Parola, cioรจ lโ€™insegnamento e la vita di Gesรน. Nemmeno a Maria รจ riservata la โ€œfaticaโ€ del seguire il Figlio, del credere e dello sperare. Anche lei dovrร  confrontarsi con questa Parola del Figlio che le procurerร  sofferenza: dallโ€™episodio del ritrovamento di Gesรน al Tempio, quando alle sue accorate parole di preoccupazione sรฌ sentรฌ cosรฌ rispondere: ยซPerchรฉ mi cercavate non sapevate che io debbo occuparmi delle cose del Padre mio?ยป; fino alla passione, crocifissione e morte di Gesรน, dove, sotto la croce immersa in quel dolore straziante del figlio che muore innocente per la vita del mondo, viene trafitta nellโ€™anima da quella lancia che trafigge nella carne il costato del Figlio.

Chiediamo la grazia al Signore di saper imitare Maria, fervente discepola del Signore, che non si arrese mai nel suo cammino di fede, sia quando non tutto le appariva chiaro, sia quando le costรฒ grandi sofferenze. Ella, con grande fiducia seguรฌ sempre suo Figlio fidandosi della promessa di Dio.

Dallโ€™esempio e dalla testimonianza della Santa Famiglia, ogni famiglia puรฒ trarre indicazioni preziose per lo stile e le scelte di vita, e puรฒ attingere forza e saggezza per il cammino di ogni giorno. La Madonna e san Giuseppe insegnano ad accogliere i figli come dono di Dio, a generarli e educarli cooperando in modo meraviglioso allโ€™opera del Creatore e donando al mondo, in ogni bambino, un nuovo sorriso. รˆ nella famiglia unita che i figli portano a maturazione la loro esistenza, vivendo lโ€™esperienza significativa ed efficace dellโ€™amore gratuito, della tenerezza, del rispetto reciproco, della mutua comprensione, del perdono e della gioia. Vorrei soffermarmi soprattutto sulla gioia. La vera gioia che si sperimenta nella famiglia non รจ qualcosa di casuale e fortuito. Eโ€™ una gioia frutto dellโ€™armonia profonda tra le persone, che fa gustare la bellezza di essere insieme, di sostenerci a vicenda nel cammino della vita. Ma alla base della gioia sempre cโ€™รจ la presenza di Dio, il suo amore accogliente, misericordioso e paziente verso tutti. Se non si apre la porta della famiglia alla presenza di Dio e al suo amore, la famiglia perde lโ€™armonia, prevalgono gli individualismi, e si spegne la gioia. Invece la famiglia che vive la gioia, la gioia della vita, la gioia della fede, la comunica spontaneamente, รจ sale della terra e luce del mondo, รจ lievito per tutta la societร  (Papa Francesco).

Preghiamo la Parola

Gesรน, Maria e Giuseppe benedicano e proteggano tutte le famiglie del mondo, perchรฉ in esse regnino la serenitร  e la gioia, la giustizia e la pace, che Cristo nascendo ha portato come dono allโ€™umanitร .

VERITAโ€™: Vita interiore e sacramenti

Fermati in preghiera e affida al Signore la tua famiglia. E chiediti: comโ€™รจ il rapporto con i miei familiari? Gli voglio bene? Cโ€™รจ qualcosa che non va nei loro confronti?

CARITAโ€™: Testimonianza di vita

Cerco di comunicare affetto con parole e gesti in famiglia?


Letture della
SANTA FAMIGLIA DI GESร™ MARIA E GIUSEPPE โ€“ ANNO A โ€“ Festa
Colore liturgico: BIANCO

Prima Lettura

Chi teme il Signore onora i genitori.

Dal libro del Sirร cide
Sir 3,3-7.14-17a

Il Signore ha glorificato il padre al di sopra dei figli

e ha stabilito il diritto della madre sulla prole.

Chi onora il padre espรฌa i peccati e li eviterร 

e la sua preghiera quotidiana sarร  esaudita.

Chi onora sua madre รจ come chi accumula tesori.

Chi onora il padre avrร  gioia dai propri figli

e sarร  esaudito nel giorno della sua preghiera.

Chi glorifica il padre vivrร  a lungo,

chi obbedisce al Signore darร  consolazione alla madre.

Figlio, soccorri tuo padre nella vecchiaia,

non contristarlo durante la sua vita.

Sii indulgente, anche se perde il senno,

e non disprezzarlo, mentre tu sei nel pieno vigore.

Lโ€™opera buona verso il padre non sarร  dimenticata,

otterrร  il perdono dei peccati, rinnoverร  la tua casa.

Parola di Dio

Salmo Responsoriale

Dal Sal 127

R. Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie.

Beato chi teme il Signore

e cammina nelle sue vie.

Della fatica delle tue mani ti nutrirai,

sarai felice e avrai ogni bene. R.

ย 

La tua sposa come vite feconda

nellโ€™intimitร  della tua casa;

i tuoi figli come virgulti dโ€™ulivo

intorno alla tua mensa. R.

ย 

Ecco comโ€™รจ benedetto

lโ€™uomo che teme il Signore.

Ti benedica il Signore da Sion.

Possa tu vedere il bene di Gerusalemme

tutti i giorni della tua vita! R.

Seconda Lettura

Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell’amore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossรฉsi
Col 3,12-21ย 

Fratelli, scelti da Dio, santi e amati, rivestitevi di sentimenti di tenerezza, di bontร , di umiltร , di mansuetudine, di magnanimitร , sopportandovi a vicenda e perdonandovi gli uni gli altri, se qualcuno avesse di che lamentarsi nei riguardi di un altro.

Come il Signore vi ha perdonato, cosรฌ fate anche voi. Ma sopra tutte queste cose rivestitevi della caritร , che le unisce in modo perfetto. E la pace di Cristo regni nei vostri cuori, perchรฉ ad essa siete stati chiamati in un solo corpo. E rendete grazie!

La parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. Con ogni sapienza istruitevi e ammonitevi a vicenda con salmi, inni e canti ispirati, con gratitudine, cantando a Dio nei vostri cuori. E qualunque cosa facciate, in parole e in opere, tutto avvenga nel nome del Signore Gesรน, rendendo per mezzo di lui grazie a Dio Padre.

Voi, mogli, state sottomesse ai mariti, come conviene nel Signore. Voi, mariti, amate le vostre mogli e non trattatele con durezza. Voi, figli, obbedite ai genitori in tutto; ciรฒ รจ gradito al Signore. Voi, padri, non esasperate i vostri figli, perchรฉ non si scoraggino.

Parola di Dio

Vangelo

Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 2,13-15.19-23

I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: ยซร€lzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta lร  finchรฉ non ti avvertirรฒ: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderloยป.

Egli si alzรฒ, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiรฒ in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: ยซDallโ€™Egitto ho chiamato mio figlioยป.

Morto Erode, ecco, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse: ยซร€lzati, prendi con te il bambino e sua madre e vaโ€™ nella terra dโ€™Israele; sono morti infatti quelli che cercavano di uccidere il bambinoยป.

Egli si alzรฒ, prese il bambino e sua madre ed entrรฒ nella terra dโ€™Israele. Ma, quando venne a sapere che nella Giudea regnava Archelao al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirรฒ nella regione della Galilea e andรฒ ad abitare in una cittร  chiamata Nร zaret, perchรฉ si compisse ciรฒ che era stato detto per mezzo dei profeti: ยซSarร  chiamato Nazarenoยป.

Parola del Signore

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