Che la tenerezza del Signore e la certezza del suo amore colmino i vostri cuori, infondendo in essi gioia e pace!
ร Natale! Gioia grande per noi! Dio si รจ fatto uomo, affinchรฉ noi possiamo divenire Dio! Ma tale meraviglioso scambio, questa nascita di Gesรน si muove tra rifiuto e accoglienza. ร la vita di Gesรน! Per questo รจ anche necessario spogliare il Natale da orpelli vari, affinchรฉ non sia solo una nota poetica e nientโaltro. Il Vangelo di oggi parte da un desiderio dei potenti del tempo: costringere tutti a salire a Gerusalemme per il censimento. Di certo Maria in quel momento di tutto aveva bisogno tranne che di affrontare un lungo viaggio! Questo ci insegna che la volontร di Dio passa, a volte, anche attraverso la volontร prepotente dei potenti, che perpetrano violenza e sopruso a scapito dei piรน deboli. Ed รจ in questo contesto disagiato che Maria e Giuseppe non trovano neanche accoglienza! Noi, forse, ci saremmo lamentati a piรน non posso, loro no. Perchรฉ? Perchรฉ erano ricchi di altro!
Poche parole descrivono la nascita di Gesรน: ยซDiede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perchรฉ per loro non cโera posto nellโalloggioยป.
Maria genera cosรฌ la vita divina nel rifiuto della vita umana a partire proprio dai parenti, i primi che avrebbero dovuto accoglierli e aiutarli. Che strano tutto ciรฒ! Per secoli e secoli, il popolo giudeo aveva aspettato il Messia profetizzato dai profeti; i capi del popolo, i sacerdoti, leggendo le scritture lo aspettavano. Finalmente arriva e cosa accade? Invece di trovarli in trepidante attesa, li trovรฒ che dormivano. Tutti dormivano in quella fredda notte a Betlemme: capi, sacerdoti, popolo, tutti ben coperti nelle loro case, nei loro letti, nellโintimitร dei loro focolari che rischiaravano il loro alloggio, ma non il loro cuore. In quella notte, unica, silenziosa, tenera, drammatica, la Luce brillรฒ, ma non nella loro vita. Distratti ed egoisti rimasero nelle tenebre lasciando fuori Giuseppe e Maria, colei che nel suo grembo portava la vera Luce.
E cosรฌ, per Maria e per suo Figlio che nasce, solo una grotta come riparo, una mangiatoia come letto e per vestirlo delle povere fasce. Tuttavia ciรฒ non turba la grande gioia di quella notte. La grande gioia di Maria e di Giuseppe nel poter tenere Dio tra le braccia. Chissร Maria con quanta gioia, cura, tenerezza ha accolto il Bambino, lo ha avvolto in fasce, lo ha cullato tra le sue braccia per poi adagiarlo nellโunico posto disponibile: una mangiatoia. Molte rappresentazioni ce la mostrano in ginocchio davanti al Bambino in un atteggiamento materno di stupore, come di chi ha visto cose che non si possono ripetere.
E poi adorazione, come se dicesse nel proprio cuore: ยซQuesto Dio รจ mio figlio. Questa carne divina รจ la mia carne. ร fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca รจ la forma della mia. Mi rassomiglia. ร Dio e mi rassomigliaยป (Alda Merini). Quella notte fu, come canta la famosa canzone notte silente (Stille Nacht): ยซNotte di silenzio, notte santa! Tutto tace, solo vegliano i due sposi santi e pii. Dolce e caro Bambino, Dormi in questa pace celesteยป. Versi questi che dicono di unโatmosfera di stupore, di calma e soprattutto di fede. Chissร quanta tenerezza vi era in quella grotta in quella suggestiva notte. Chissร lโemozione di Giuseppe nel momento in cui Maria gli mostrรฒ il Figlio e glielo diede in braccio. Lui, dopo Maria, fu il primo a contemplarlo e ad adorarlo.
ยซPossiamo ben dire che Betlemme se per noi รจ una meraviglia, una nota poetica, per chi ha vissuto quella nascita รจ un evento di amore drammatico, una lotta contro tutte le forme di indifferenza con la quale una famiglia di Nazareth ha dovuto convivere, e non una famiglia qualsiasi, ma quella che aveva in custodia il Dio con noi. San Giuseppe ne รจ un esempio straordinario, perchรฉ vive il dramma di non poter assicurare un rifugio alla sua sposa nel momento del parto e si rivela cosรฌ come un anawim che confida solo in Dio, un Dio che proprio ora e piรน che mai gli รจ vicinoยป (suor Chiara mdv).
Che il Signore ci dia la grazia di penetrare il senso piรน profondo del Natale perchรฉ questa notte il nostro cuore diventi la mangiatoia dove Maria puรฒ adagiare il piccolo Bambin Gesรน!



