Pace e bene cari fratelli e sorelle questa domenica celebriamo l’ascensione al cielo del Signore, riscoprendone alcune coordinate esistenziali: ascende per restare con noi e per mandare noi a proseguire la sua opera di salvezza, perchรฉ siamo segno e strumento del suo amore che salva!
Oggi contempliamo Gesรน che ascende al cielo e siede alla destra del Padre. Dire che Dio รจ in cielo significa dire che Dio รจ nella gloria, in unโaltra dimensione, meravigliosa, tanto vicina (Dio infatti รจ ovunque) quanto diversa (in Dio non cโรจ il male, ma solo bellezza, gioia e amore). Il cielo dunque non รจ tanto un luogo fisico, ma รจ la dimensione, la condizione di Dio, di eterna beatitudine: ยซIl paradiso infatti รจ Dio; ci sarร il paradiso quando la creatura [dopo la morte] sarร in comunione piena con Dio. [E giร ora] Dovunque ci si avvicina a Dio, ci si avvicina al Paradiso e giร in parte ci appartiene. Che veritร bella e profonda. Se Dio รจ caritร infinita, come noi fermamente crediamo, ogni vera esperienza di caritร รจ anche esperienza di Dio e quindi di paradisoยป (card. A. Comastri).
Gesรน Risorto dice: ยซA me รจ stato dato ogni potere in cielo e sulla terraยป, cioรจ la pienezza della condizione divina, e poi li invia assicurando loro la sua presenza quotidiana. Dunque lโascensione di Gesรน non รจ unโassenza ma una sua piรน intensa e diversa forma di presenza. Egli continua ad essere ogni giorno con noi, in ogni luogo e in ogni tempo, agendo soprattutto per mezzo della sua Chiesa, ยซche รจ in qualche modo sacramento, ovvero segno e lo strumento dell’intima unione con Dio e dell’unitร di tutto il genere umanoยป (Lumen Gentium 1). Gesรน affida alla Chiesa il Suo potere di perdonare e di salvare gli uomini battezzandoli, immergendoli nella vita di Dio, istruendoli e facendone suoi discepoli. Ed รจ proprio lรฌ che incontriamo il Risorto, in quella Chiesa, Suo Corpo sulla terra, umanamente povera e debole, ma forte della Sua Presenza, che come una prolunga, trasmette lungo i secoli la โcorrenteโ della grazia, ossia dello Spirito Santo, che rende presente il Signore risorto.
Questa Chiesa, sin dallโinizio appare con tutti i suoi limiti umani: iย discepoli hanno paura, sono undici perchรฉ uno ha tradito Gesรน; adoranoย il Signore ma intanto nel loro cuore dubitanoโฆ Non sappiamo di cheย cosa dubitassero (di Gesรน? O di potercela fare, visti i loroย tradimenti/rinnegamenti?); di certo, nonostante la presenza del Risorto,ย erano ancora titubantiโฆ In fondo รจ la nostra condizione; nonostante leย nostre esperienze di fede, la fede di coloro che ci precedono, siamoย spesso alle prese con dubbi e tentennamentiโฆ ร bello sapere cheย proprio a questi discepoli fallaci, e con essi proprio a ciascuno di noi, ilย Signore affida il compito di generare figli a vita nuova, di trasmettere laย vita eterna mediante lโannuncio del Vangelo e i sacramenti. Questo ciย dice che Dio, lโOnnipotente, non vuole fare tutto da solo ma ci affidaย una missione grande: Lui vuol salvare il mondo con la nostraย collaborazione; Egli ci ama davvero, ci prende sul serio, si โfidaโ di noi.ย ย
E qual รจ la missione dei discepoli? Battezzare nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, dunque immergere le persone nella vita divina, nel circolo dellโamore trinitario, amore incondizionato e illimitato. Sarebbe a dire: โAndate e ogni persona immergetela, impregnatela di questo amoreโ.
E poi โInsegnandoโ, ed รจ lโunica volta in cui Gesรน autorizza i suoi discepoli ad insegnare, โa osservareโ, letteralmente โa praticareโ, ยซtutto ciรฒ che vi ho comandatoยป. E lโunica cosa che Gesรน ha comandato in questo vangelo, nel quale appare il termine โcomandoโ, sono le beatitudini. Gesรน chiede ai suoi di insegnare, con le parole e la vita, a vivere da figli del Padre, che vivono relazioni fraterne, che profumano dโamore e di comunione.
Ed ecco lโassicurazione finale di Gesรน: ยซIo sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondoยป. Possiamo contare sulla sua presenza, sul suo aiuto, sulla sua grazia. ร vero, siamo deboli, limitati, peccatori, ma siamo amati, sostenuti e inviati per essere testimoni dellโamore. E se non lo faremo noi, se non lo farai tu, chi lo farร al tuo posto?



