Missionari della Via, Commento alle letture di domenica 2 Agosto 2020

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Il commento alle letture di domenica 2 Agosto 2020 a cura dei Missionari della Via.

Meditiamo la Parola

Giovanni Battista รจ appena stato ucciso. Gesรน si ritira, in disparte e prega. Ma la gente lo cerca: fa tanta strada per andare da Lui. Ogni persona, ieri come oggi, porta il suo fardello: sofferenze fisiche, spirituali, smarrimento esistenziale, una fame profonda della parola di Dio, di senso, di amore. Gesรน vede arrivare tutta questa gente e sente compassione. La sofferenza della gente non lascia Dio indifferente, ieri come oggi. In Gesรน vediamo la compassione vera, autentica, propria di chi sente dentro il dolore dellโ€™altro e per lโ€™altro, e si dร  da fare per lenirlo. Gesรน infatti inizia a guarire, cercando in ogni modo di alleviare questo dolore, con il fine che le persone, credendo in Lui, abbiano la vita eterna. Qui abbiamo un primo messaggio: la compassione di Gesรน. Compassione per noi, per me, per te. Compassione che tocca, sana, guarisce e si riversa copiosa su quanti lo cercano, specie nel dolore. Sรฌ, Dio ci ha a cuore!

I discepoli di Gesรน, fattasi sera, dicono una cosa che sembra mossa dalla caritร , di per sรฉ giusta: ยซSignore, รจ tardi, mandali a casa perchรฉ si comprino da mangiareยป. Della serie: quello che si poteva fare, si รจ fatto. Gesรน va oltre la giustizia ed entra nel piano della caritร : ยซvoi stessi dategli da mangiareยป. Fate un passo oltre: dategli voi quello di cui abbisognano; di piรน ancora, simbolicamente parlando, dategli voi stessi. Non fermatevi al compitino svolto; andate oltre. Lร  cโ€™รจ tuo fratello che ha bisogno, e lรฌ, nel bisognoso cโ€™รจ il Signore stesso, che nel giorno del giudizio dirร : ยซvieni, benedetto del Padre, avevo bisogno e mi hai aiutatoยป, oppure: ยซlontano da me, maledetto, perchรฉ avevo bisogno e non mi hai aiutatoยป (cfr Mt 25,21-50).

ยซMa abbiamo poco! Basta appena per noi!ยป. Di fronte alla mentalitร  dei discepoli, ecco il secondo messaggio di Gesรน: la condivisione! รˆ utile confrontare la reazione dei discepoli, di fronte alla gente stanca e affamata, con quella di Gesรน. I discepoli pensano che sia meglio congedarla, perchรฉ possa andare a procurarsi il cibo. Gesรน invece dice: date loro voi stessi da mangiare. Due reazioni diverse, che riflettono due logiche opposte: i discepoli ragionano secondo il mondo, per cui ciascuno deve pensare a se stesso. Gesรน ragiona secondo la logica di Dio, che รจ quella della condivisione. Per Dio non cโ€™รจ limite allโ€™amore: la misura dellโ€™amore รจ senza misura! Se Gesรน avesse congedato le folle, tante persone povere sarebbero rimaste senza mangiare. Invece quei pochi pani e pesci, condivisi e benedetti da Dio, bastarono per tutti. Attenzione: non รจ una magia, รจ un โ€œsegnoโ€! Un segno che invita ad avere fede in Dio, Padre provvidente, il quale non ci fa mancare il โ€œnostro pane quotidianoโ€, se noi sappiamo condividerlo come fratelli! La Provvidenza di Dio passaโ€ฆ anche attraverso gli altri!

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Quante volte, in casa come tra gli amici, si sente questa affermazione: โ€œnon posso aiutarti! Piรน di questoโ€ฆ oppure: senti, il mio lavoro lโ€™ho fatto, ora veditela tu!โ€. Domanda: siamo sicuri che non possiamo davvero? O non vogliamo? รˆ mancanza di beni, di tempo, di possibilitร  o in fondo, รจ mancanza di caritร ? Non รจ che forse stiamo mettendo dei limiti, rinchiudendoci nel nostro egoismo? Oggi Gesรน ci dice: ยซvoi stessi dategli da mangiareยป. Sรฌ, facciamo attenzione a non fermarci al compitino fatto, alle questioni di principio, a ciรฒ che รจ giusto: โ€œquesto gli spetta, punto e basta!โ€. No, allarghiamo il cuore ai bisogni degli altri, piccoli o grandi che siano: lasciamo commuovere, lasciamo che il nostro cuore frema di compassione, lasciamoci coinvolgere dal Signore nel suo moto dโ€™amore, certi che in Dio, con-dividere รจ moltiplicare! Sรฌ, questa รจ la matematica divina: quello che dividi, si moltiplica! Gesรน ai discepoli non chiede di sfamare da soli la folla, ma di mettere a disposizione quel poco che hanno, quel poco che sono: ci penserร  Lui a moltiplicare. ยซEgli ci dice con chiarezza che non dobbiamo aspettare da Dio quello che Dio ha consegnato alla nostra responsabilitร : se manca il nostro contributo, Dio non ha piรน lo spazio per la manifestazione della sua potenza dโ€™amore. Oggi il mondo รจ spaccato tra ricchi e poveri: e noi siamo nella ricchezza [a parte alcune situazioni di bisogno tremendo, davanti alle quali speriamo davvero che le Istituzioni aprano gli occhi]. Nel mondo non mancano i beni sufficienti per garantire una vita dignitosa a tutti, ma lโ€™egoismo ferma la loro giusta divisione, impedendo di condividere ciรฒ che Dio ci ha abbondantemente donato. La soluzione? Evidentemente non sta nellโ€™attesa di uno straordinario intervento di Dio, ma nel cambiamento del nostro cuoreโ€ฆ lโ€™Abbรจ Pierre รจ arrivato a dire: โ€œViviamo in uno stato di continuo peccato, quando spudoratamente bruciamo benessere mentre contemporaneamente altri muoiono di fameโ€. Non aspettiamo il miracolo di Dio, perchรฉ Dio ci ha giร  messo in mano la chiave che risolve il problema: si chiama partecipazione, condivisione, caritร ยป (card. A. Comastri).

Preghiamo la Parola

Signore, dilata gli spazi del mio cuore perchรฉ, attingendo a te, anche io possa diventare eucaristia vivente, pane spezzato per la vita degli altri.

VERITAโ€™: Vita interiore e sacramenti

Sono certo che il Signore ha compassione di me? A volte mi lascio prendere dallo sconforto e mi sento abbandonato?

CARITAโ€™: Testimonianza di vita

Sono generoso nel dono di me? Quali sono le principali resistenze โ€“ chiusure che provo nel donarmi.

Vivo chiedendomi cosa gli altri fanno โ€“ non fanno per me, o mi chiedo cosa posso fare io per gli altri?

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Immagine by Benjamin Sz-J. from Pixabay

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