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Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 17 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 12, 20-33

Pace e bene! questa domenica guardiamo al Signore, “chicco di grano morto e risorto per amor nostro”, perché possiamo anche noi, uniti a Lui, fare della nostra vita un dono d’amore.

Del Vangelo di questa quinta domenica di Quaresima vogliamo cogliere  due aspetti.  

1. Gesù è “diventato famoso”; la folla lo ha appena osannato all’ingresso di  Gerusalemme, tutti lo vogliono vedere, anche i greci. Ma a Gesù non  interessa la “visibilità”, l’audience, o che ci siano molti “like” sul suo profilo,  perciò risponde: «è venuta l’ora che il figlio dell’uomo sia glorificato». Noi  vediamo la gloria di Dio quando Gesù verrà innalzato sulla croce! In ebraico  gloria, Kabod, significa peso, valore specifico; dunque, noi capiamo “chi è  davvero Dio”, quanto è il suo “valore”, il suo “peso specifico” non nei  miracoli, nemmeno nella meravigliosa creazione, ma nel suo dare la vita per  noi, fedele alla volontà del Padre fin sulla croce.

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È sulla croce si rivela in  pienezza chi è Dio: amore! Amore fedele, totale, non astratto, ma concreto  e personale: sì, è amore per te, che si dona fino in fondo per te anche  quando lo rifiuti, lo dimentichi, lo metti alla porta, scegliendo senza tener  conto della sua Parola. Sì, perché l’amore è il dono di sé, è il sacrificarsi per  il bene dell’altro, in modo concreto, non solo a parole, come a volte  facciamo noi; un po’ come quel fidanzato che scrisse all’innamorata: ti amo…  per te darei la vita… ci vediamo domani, se non piove! No, Dio non fa questo  con noi, e oggi siamo invitati ad alzare lo sguardo, ad aprire il cuore e dire  con S. Paolo: «Cristo mi ha amato e ha dato se stesso per me!» (Gal 2,20).  

2. «Se il chicco caduto in terra non muore, resta solo; se muore, porta  molto frutto». Gesù ci sta dicendo che se uno non muore a sé stesso, cioè  se non si dona, resta solo; viceversa, nel dono di sé, porta frutto ora e per  sempre. La vita ha una “logica interna”: è un dono che va donato.

Se non  entro e vivo in questa prospettiva, la mia vita sarà un fallimento! Magari  avrò conquistato il mondo intero ma a che serve se poi perdo l’anima che  vive in eterno? Amare è una cosa seria! Amare non è un optional, ma è  questione di vita o di morte; possiamo fare o dire cose meravigliose, ma  nulla vale senza l’amore; e «chi non vive per servire, non serve per vivere»  (papa Francesco).

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Che il Signore ci aiuti a fare Pasqua, passando dal nostro  io a Dio, dal pensare a noi al donarci generosamente agli altri, memori della promessa del Signore: «Se uno mi vuol servire mi segua, cioè mi imiti,  e dove sono io sarà anche il mio servitore… e il Padre lo onorerà!»

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Gv 12, 20-33 | Missionari della Via 346 kb 5 downloads

Signore, aiutami a cercare la tua gloria che è quella di amare, servire e morir…

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