Il commento alle letture di domenica 14 Giugno 2020 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Questa domenica celebriamo la solennitร del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo ovverosia del meraviglioso sacramento dellโEucaristia, dono immenso di Dio. A Dio infatti non รจ bastato farsi uomo in Gesรน e morire per amor nostro, ma pur di stare con noi e in noi, si continua a rendere presente in un piccolo pezzettino di pane, che dopo la consacrazione non รจ piรน tale, ma reale presenza di Cristo. Proprio come Lui ci ha detto nellโultima cena:
ยซPrendete e mangiate, questo รจ il mio corpoยป. Che mistero dโamore! Dio presente in poco pane. Una vera sfida anche alla nostra smania di grandezza. Che cosa accade quando ci nutriamo dellโEucaristia? Che Cristo ravviva in noi la sua presenza, infondendo in noi le sue disposizioni, sentimenti. Egli ci assimila a sรฉ, unendoci piรน strettamente a sรฉ. SantโAgostino faceva un esempio: in natura colui che mangia assimila ciรฒ che mangia, trasformandolo in un certo senso in se stesso.
NellโEucaristia avviene lโopposto: รจ lโuomo che mangia, ma รจ Dio che ci assimila a sรฉ. Ecco perchรฉ Gesรน nel Vangelo di oggi ci dice: ยซchi mangia il mio corpo… ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nellโultimo giornoยป. Quella comunione giร oggi ricevuta e vissuta non si spezzerร neanche nellโora della morte, anzi, arriverร alla sua definitivitร . Per questo รจ fondamentale non staccarci dallโEucaristia, unico vero cibo per la nostra anima, come amava dire il Santo Curato dโArs: ยซMentre il corpo ha tanti cibi, lโanima ne ha solo uno: Dio stesso!ยป. Ora, proprio perchรฉ lรฌ riceviamo Dio, รจ importante anche la disposizione con cui lo riceviamo. Lโeucaristia infatti non opera in noi magicamente, indipendentemente dalla nostra volontร . Essa porta frutto nella misura della nostra disponibilitร interiore. Essa รจ โcomunioneโ con Dio e la comunione con Dio perdura nel quotidiano, nelle scelte di vita di ogni giorno. Non serve andare a messa e ricevere Gesรน, se poi Gesรน รจ fuori dalla mia vita. Sarebbe come dare un bacio ad una persona cara mentre le pesto i piedi!
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Inoltre quella comunione non ci unisce solo a Dio, ma unisce anche tutti quelli che la ricevono. La partecipazione allโunico pane ci rende un unico corpo, ci unisce tra noi. Come i raggi della ruota della bicicletta, tutti convergiamo a Cristo e in lui siamo uniti. Perciรฒ sarebbe ingannevole ricevere il corpo di Cristo se poi non vogliamo saperne degli altri, se non siamo disposti a prenderci cura del suo corpo sulla terra che รจ il nostro prossimo. Siamo chiamati a riconoscere Cristo presente nellโEucaristia e al tempo stesso a riconoscerlo e servirlo nel nostro prossimo. Questo รจ duro da capire. ร tanto facile sospirare davanti allโEucaristia quanto รจ difficile non sbuffare davanti alla richieste, alle difficoltร , alle fragilitร di chi abbiamo accanto. Eppure anche lรฌ cโรจ Gesรน: nel vicino di casa, nellโanziano, nellโuomo ridotto sul lastrico, nel bambino rom, nello straniero, nel malato graveโฆ Oggi รจ dunque la festa della โcomunioneโ: comunione con Dio, comunione con gli altri. Che la solennitร di oggi possa davvero aprirci gli occhi sul mistero della presenza di Dio in mezzo a noi, nascosto sรฌ, ma non troppoโฆ
Preghiamo la Parola
Signore, apri i nostri occhi, perchรฉ possiamo vedere e credere al tuo amore per noi!
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Amo, adoro, venero la presenza di Gesรน nellโEucaristia? Ho a cuore lโincontro domenicale con Lui?
Cerco di vivere in comunione con Cristo, meditando quotidianamente e custodendo nel cuore la Sua Parola?
Cerco di vivere la comunione con gli altri?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Annunzio agli altri lโamore di Dio?
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