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Missionari della Via – Commento alle letture di domenica 10 Marzo 2024

Commento al brano del Vangelo di: Gv 3,14-21

Pace e bene, questa domenica lasciamo risuonare l’amore che Dio ha per noi e la sua chiamata a venire alla luce, per diventare persone libere di amare!

Del Vangelo di questa domenica della gioia vogliamo cogliere tre piccoli  spunti. 

1. Gesù parlando a Nicodemo rivela l’infinito amore che Dio ha per noi. Dio  ha tanto amato il mondo da dare me stesso a voi, Egli stesso ci rivela!  «Nell’antica legge l’uomo poteva dubitare se Dio l’amasse con tenero  amore; ma dopo che l’abbiamo veduto morire su d’una croce, come  possiamo dubitare? Alziamo gli occhi e guardiamo Gesù vero Figlio di Dio  che pende inchiodato da quel patibolo… Quella croce, quelle piaghe, dice  S. Bernardo, ben gridano, e ci fanno sapere che egli veramente ci ama!» (S.  Alfonso).

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La gioia del cristiano è proprio qui: pensare e credere che Dio ci  ama sempre di «un amore sconfinato, che ci fa superare ogni prova, che  riempie i nostri vuoti, cancella ogni nostro peccato, e ci sospinge con  entusiasmo verso un cammino nuovamente sicuro e lieto» (S. Giovanni  Paolo II). Ora, questo amore infinito noi lo possiamo accogliere o rifiutare. 

Qui entra in gioco quella grande facoltà che Dio ci ha donato: la libertà, o  per meglio dire il libero arbitrio che è la capacità di dire sì o no, di accogliere  o meno il suo amore. Qui non si può più rimanere indifferenti. «Davanti alla  croce di Cristo si decide il destino dell’uomo e si produce la grande divisione  che separa la storia. Da un lato il mondo, che non crede, ed è condannato,  le opere malvagie, coloro che fanno il male e odiano la luce. Dall’altra il  mondo che crede ed è salvato, la luce, le opere fatte in Dio, coloro che  operano la verità e vengono alla luce» (G. Ravasi).  

2. «Chiunque crede in me non va perduto, ma ha la vita eterna». Con  queste parole Gesù non intende un generico credere che Dio esista o in  una serie di dottrine: nella Bibbia non si crede a qualcosa, ma in Qualcuno.  Credere in Gesù significa affidarsi a Lui: se credo davvero che Gesù è il  Signore della mia vita, obbedirò a Lui, gli darò in mano il volante della mia  vita, sarà Lui a guidare i miei passi.  

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3. «Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce […] invece  chi fa la verità viene verso la luce». Gesù ricorda che credere in Lui, nel suo  amore, mi porta a venire alla luce. Gesù non parla di chi cade nelle tenebre,  questo può sempre capitare a causa della nostra fragilità umana, qui Gesù parla di chi ama le tenebre, di chi è consapevole di fare il male e vuol  continuare a farlo. Gesù parla di chi vive nelle tenebre e ama rimanerci,  perché è più facile, perché pensa di guadagnarci, perché pensa di non  potercela fare ad uscirne. «Con un po’ di senso dell’umorismo possiamo dire che ci sono “cristiani pipistrelli” che preferiscono le ombre alla luce della presenza del Signore» (papa Francesco). Oggi Gesù mi chiede di  lasciarmi amare, mi chiede di fidarmi di Lui, mi chiede di venire alla luce. Il  problema non è quanto grande sia il mio peccato, ma capire quanto  grande sia l’amore di Dio e la potenza del suo Santo Spirito. Non aver  dunque paura di deciderti nuovamente per il bene: qui è la vera gioia!  

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Gv 3, 14-21 | Missionari della Via 346 kb 13 downloads

Fa, o Signore, che anche nei momenti più bui della mia vita io creda  sempre più…

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