Il commento alle letture di domenica 1 marzo 2020 a cura dei Missionari della Via.
Meditiamo la Parola
Oggi, prima domenica di Quaresima, iniziamo col racconto delle tentazioni affrontate da Gesรน. Questo non รจ un raccontino estraneo alla nostra vita, no, no. Perchรฉ Gesรน deve essere tentato? Per dirci che anche noi abbiamo tentazioni da affrontare, ma non dobbiamo soffermarci solo su questo, ma pensare che Gesรน ci ha mostrato come affrontarle dandoci anche la forza per vincerle. Perchรฉ noi sappiamo se siamo veramente liberi solo dopo essere stati tentati. Tentato, cioรจ messo alla prova. Sia in ebraico che in greco che in latino tentare vuol dire mettere in difficoltร ma anche avere certezze! Noi infatti abbiamo certezze se sono state provate. Quando vedi che sei mite? Forse quando va tutto bene? No, comprendi se sei mite quando aggredito non rispondi con ira! Quando comprendi di essere generoso? Quando dai del superfluo di ciรฒ che hai? No, comprendi di essere generoso se dai qualcosa che ti costa dare! Le situazioni lavorative, familiari, matrimoniali attraverseranno inevitabilmente momenti di crisi, e quel momento sarร il momento della veritร . E questo per tantissime altre cose. Per questo S. Agostino afferma che ยซla nostra vita in questo pellegrinaggio non puรฒ essere esente da prove e il nostro progresso si compie attraverso la tentazione. Nessuno puรฒ conoscere se stesso, se non รจ tentato nรฉ puรฒ essere coronato senza aver vinto nรฉ puรฒ vincere senza combattereยป. Dunque, un buon primo esame di coscienza รจ quello di domandarsi: come affronto le prove che la vita mi mette davanti?
Nella prima tentazione รจ scritto che Gesรน dopo aver digiunato ebbe fame. Quindi la tentazione giunge nei momenti in cui siamo deboli, nei momenti in cui abbiamo delle necessitร . La fame definisce la condizione dellโuomo, non viviamo se non mangiamo, abbiamo la vita ma la prendiamo da fuori, ma da dove la prendiamo? A volte usiamo dire: ho una fame che non ci vedo! Ecco le condizioni difficili che viviamo possono accecare la nostra vista spirituale a tal punto da nutrirci di ciรฒ che invece di darci la vita, ci dร la morte! La tentazione dunque รจ quella di rendere commestibile ciรฒ che commestibile non รจ. Cercare la vita dove non cโรจ. E questo non certo solo per il pane ma per tutto ciรฒ che il mondo ci propone per soddisfare i nostri istinti non certo spirituali! Non tutto quello che ci piace รจ lecito! Dunque cosa mangiare? Gesรน non dice no non mangio, ma risponde dicendo non di solo pane vive lโuomo ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio. Dunque no alle pietre, sรฌ al pane per tenere il corpo in piedi, ma soprattutto sรฌ alla Parola di Dio, perchรฉ non siamo solo un corpo ma abbiamo anche unโanima!
La seconda tentazione รจ invece tentare Dio con le nostre azioni, fare tutto ciรฒ che ci passa per la testa, buttarci dal pinnacolo, vivere sempre al limite pensando sempre che Dio ci venga a salvare da tutte le sciocchezze che combiniamo, col rischio, poi, che ce la prendiamo con Dio quando le cose vanno male per la nostra imprudenza.
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La terza tentazione viene dal potere, tentazione questa molto diffusa. Ma spesso ambire al potere, ai regni di questo mondo ci portano a servire, ma non in senso positivo, non come dice Gesรน, ma a servire il diavolo prostrandoci a lui. Ci prostriamo ma non a Dio, non al bene ma al male! Piรน andiamo su piรน andiamo giรน perchรฉ sempre piรน sottomessi, pieni di compromessi. Esercitiamo il possesso ma non la caritร . E in fondo cosรฌ stiamo crescendo le nuove generazioni: valgono se possiedono, se si affermano nel mondo, ยซma a che serve possedere il mondo intero se poi si perde lโanima?ยป (cfr Mc 8,36). Chiediamo la grazia al Signore di discernere ciรฒ che veramente vale e per questo lottare.
Preghiamo la Parola
Faโ o Signore che io affronti le prove della vita vicino a Te perchรฉ senza di Te non posso fare nulla!
VERITAโ: Vita interiore e sacramenti
Faccio attenzione a quali pensieri e sentimenti coltivo dentro di me?
CARITAโ: Testimonianza di vita
Gesรน ha a cuore di fare in ogni cosa la volontร del Padre: per me quanto รจ importante la ricerca della volontร di Dio?
Letture della Domenica
I DOMENICA DI QUARESIMA โ ANNO A
Colore liturgico: VIOLA
Prima Lettura
La creazione dei progenitori e il loro peccato.
Dal libro della Gรจnesi
Gen 2,7-9; 3,1-7
Il Signore Dio plasmรฒ l’uomo con polvere del suolo e soffiรฒ nelle sue narici un alito di vita e l’uomo divenne un essere vivente. Poi il Signore Dio piantรฒ un giardino in Eden, a oriente, e vi collocรฒ l’uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l’albero della vita in mezzo al giardino e l’albero della conoscenza del bene e del male. Il serpente era il piรน astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: ยซร vero che Dio ha detto: Non dovete mangiare di alcun albero del giardino?ยป. Rispose la donna al serpente: ยซDei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare, ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morireteยป. Ma il serpente disse alla donna: ยซNon morirete affatto! Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il maleยป. Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiรฒ, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiรฒ. Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale
Dal Sal 50 (51)
R. Perdonaci, Signore: abbiamo peccato.
Pietร di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquitร .
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro. R.
Sรฌ, le mie iniquitร io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che รจ male ai tuoi occhi, io l’ho fatto. R.
Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito. R.
Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode. R.
Seconda Lettura
Dove ha abbondato il peccato, ha sovrabbondato la grazia.
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
Rm 5,12-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Fino alla Legge infatti c’era il peccato nel mondo e, anche se il peccato non puรฒ essere imputato quando manca la Legge, la morte regnรฒ da Adamo fino a Mosรจ anche su quelli che non avevano peccato a somiglianza della trasgressione di Adamo, il quale รจ figura di colui che doveva venire. Ma il dono di grazia non รจ come la caduta: se infatti per la caduta di uno solo tutti morirono, molto di piรน la grazia di Dio, e il dono concesso in grazia del solo uomo Gesรน Cristo, si sono riversati in abbondanza su tutti. E nel caso del dono non รจ come nel caso di quel solo che ha peccato: il giudizio infatti viene da uno solo, ed รจ per la condanna, il dono di grazia invece da molte cadute, ed รจ per la giustificazione. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti. Parola di Dio.
Forma breve:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani
5, 12.17-19
Fratelli, come a causa di un solo uomo il peccato รจ entrato nel mondo e, con il peccato, la morte, cosรฌ in tutti gli uomini si รจ propagata la morte, poichรฉ tutti hanno peccato. Infatti se per la caduta di uno solo la morte ha regnato a causa di quel solo uomo, molto di piรน quelli che ricevono l’abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo del solo Gesรน Cristo. Come dunque per la caduta di uno solo si รจ riversata su tutti gli uomini la condanna, cosรฌ anche per l’opera giusta di uno solo si riversa su tutti gli uomini la giustificazione, che dร vita. Infatti, come per la disobbedienza di un solo uomo tutti sono stati costituiti peccatori, cosรฌ anche per l’obbedienza di uno solo tutti saranno costituiti giusti.
Parola di Dio
Vangelo
Gesรน digiuna per quaranta giorni nel deserto ed รจ tentato.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 4, 1-11
In quel tempo, Gesรน fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinรฒ e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino paneยป. Ma egli rispose: ยซSta scritto: Non di solo pane vivrร l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dioยป. Allora il diavolo lo portรฒ nella cittร santa, lo pose sul punto piรน alto del tempio e gli disse: ยซSe tu sei Figlio di Dio, gรจttati giรน; sta scritto infatti: Ai suoi angeli darร ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perchรฉ il tuo piede non inciampi in una pietraยป. Gesรน gli rispose: ยซSta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuoยป. Di nuovo il diavolo lo portรฒ sopra un monte altissimo e gli mostrรฒ tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: ยซTutte queste cose io ti darรฒ se, gettandoti ai miei piedi, mi adoreraiยป. Allora Gesรน gli rispose: ยซVร ttene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai cultoยป. Allora il diavolo lo lasciรฒ, ed ecco degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.
Parola del Signore
