
La parabola descrive la consegna di ricchezze materiali da parte di un uomo ricco, un uomo che si prepara ad un lungo viaggio, lontano dunque dai suoi affari per molto tempo. Chiama i suoi servi ed affida le ricchezze: โA uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacitร di ciascunoโ.
Eโ descritta lโoperositร dei primi servi che hanno lavorato con le loro mani, mentre un servo malvagio e pigro si autodenuncia: โHo avuto paura e sono andato a nascondere il tuotalento sotto terra: ecco ciรฒ che รจ tuoโ. Quellโuomo non ha vissuto ciรฒ che era stato consegnato dal proprietario con tanta fiducia. Le sue mani non hanno fruttato nulla, forse non hanno fatto male, ma nemmeno del bene.
Ecco la decisione che spetta a tutti: non รจ assolutamente sufficiente non aver fatto male, occorre agire per gli altri, a favore dei fratelli, perchรฉ la nostra pigrizia ci meriterร il rimprovero nel giudizio: Sei malvagio e pigro! Verifichiamo dunque la nostra fede (se viva ed appassionata oppure pigra e spenta, cioรจ giร morta).
Commento a cura di don Valerio Bersano – Segretario Nazionale Missio Ragazzi
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FONTE: Missio Italia
