Missio Ragazzi – Commento al Vangelo di domenica 29 Maggio 2022 per ragazzi

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La festa dell’Ascensione ci sospinge in avanti e verso l’alto. Guardiamo i tre gesti ultimi di Gesù: invia, benedice, scompare. Inizia su quell’altura con l’invio che chiede agli apostoli un cambio di sguardo. Devono passare da una comunità, da una Chiesa, che mette sé stessa al centro, ad una Chiesa che si mette al servizio del cammino faticoso del mondo, al servizio dell’avvenire dell’uomo e della vita.

È come se Gesù dicesse oggi, ai cristiani discepoli – missionari: convertiteli, cioè coltivate e custodite i semi di Dio in ciascuno. Così la Chiesa, sapendo che il suo annuncio è già preceduto dalla presenza discreta di Dio. “Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse”.

Quella di Gesù è una lunga benedizione che non deve assolutamente terminare, tra cielo e terra. La maledizione non appartiene a Dio, lo dobbiamo testimoniare anche oggi. Il gesto di Gesù è benedire, così i gesti dei suoi discepoli debbono profumare di pace. Anche se il mondo ha rifiutato e ucciso Gesù, lui lo benedice. Benedice me, così come sono, nelle mie povertà, in tutti i miei dubbi e fatiche. “Mentre li benediceva si staccò da loro”.

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La Chiesa nasce da quel corpo assente, ma Gesù non abbandona i suoi, non se ne va, ma entra nel profondo di tutte le vite. Non è andato oltre le nubi, ma oltre le forme: se prima era insieme con i discepoli, ora sarà dentro di loro e, nel tempo presente, dentro noi, discepoli missionari a tempo pieno.

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FONTE: Missio Italia

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