Michele Tambellini – Commento al Vangelo del 7 Maggio 2020

La liturgia oggi ci fa riavvolgere il nastro e ci riporta all’atmosfera della vigilia di Pasqua, nell’intimità del cenacolo. Gesù si è chinato a lavare i piedi ai suoi.

Quel gesto prepara la parola: anche voi fate così. Il Maestro vuole che i suoi continuino il gesto che hanno appena vissuto nell’intimità del cenacolo. Dopo aver lavato i piedi dice: “Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica”.

Questa è la beatitudine dell’umiltà. Umiltà e amore, anzi umiltà è amore. L’umiltà è verità, nell’umiltà l’uomo riconosce se stesso, muore al suo “ego”. L’umiltà ci porta a scoprire il paradiso che sono gli altri. Lasciamoci attrarre da una quotidiana sfida di una vita messa al servizio degli altri.

Padre buono, fa che possiamo comprendere il segreto del Tuo amore, che si abbassa per venirci incontro. Rendici umili.

Michele Tambellini, seminarista dell’arcidiocesi di Lucca.

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