Date un volto allโamore misericordioso del Signore!
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La coincidenza della chiusura dellโAnno della Vita Consacrata, in questo 2 febbraio 2016, con il Giubileo straordinario della Misericordia, da poco iniziato, entrambi voluti da papa Francesco, ci spinge a riflettere sul rapporto tra misericordia e vita consacrata.
Come Vescovi della Chiesa di Dio in Italia, benediciamo il Signore per lโincommensurabile dono di tanti carismi di consacrazione, attraverso i quali lo Spirito ha mantenuto e mantiene viva la testimonianza del Vangelo, che trova la sua massima espressione nella parola di Gesรน: โSiate misericordiosi, come il Padre vostro รจ misericordiosoโ (Lc 6,36).
[ads2]Siamo convinti che ogni vera esperienza di vita consacrata debba trovare il suo principale fondamento nella gioia della misericordia assaporata personalmente. Ogni vocazione, la vostra in particolare, proviene da uno sguardo che รจ allo stesso tempo espressione di misericordia e di elezione da parte del Signore (miserando atque eligendo). Solo nella misura in cui siete consapevoli di avere ricevuto e di ricevere continuamente, anzitutto nella preghiera, lโamore misericordioso, potete offrire una gioiosa testimonianza di vita evangelica.
Da questa esperienza personale, sempre piรน coinvolgente, scaturisce la prima missione: quella di trasformare le vostre comunitร in luoghi nei quali ogni giorno imparate a mettere in atto il dono e il perdono reciproco, la correzione fraterna, la mutua accoglienza delle diversitร e il servizio. Questo diventa un prezioso laboratorio delle virtรน umane e cristiane nelle quali concretamente sโincarna la misericordia.
Vi sollecitiamo anche a riscoprire e a rileggere i propri carismi in ordine alla missione evangelica di portare la tenerezza di Dio agli uomini sfiduciati che, feriti dalla vita, hanno chiuso il cuore alla speranza.
Risuona ancora oggi in modo urgente il mandato che il Crocifisso di San Damiano fece a Francesco di Assisi: โVaโ e ripara la mia casaโ, invito che rinnoviamo a ognuno di voi. Lo stesso Francesco ha interpretato questa parola, prima come un invito a โriformareโ la sua vita โche era in rovinaโ, per poi contagiare, con la sua conversione, la Chiesa e il mondo intero.
Sempre lo Spirito ha provveduto a suscitare persone consacrate che, in ogni epoca, hanno reso presente quellโAmore che non si stanca di chinarsi verso la miseria umana.
In particolare, in questi ultimi secoli, ha suscitato una molteplice varietร di carismi dediti soprattutto ai tanti poveri ed emarginati a causa delle nuove ideologie. Non sono stati proprio questi carismi a tenere in piedi โlโarchitrave della misericordiaโ e a sorreggere la vita della Chiesa?
Gesรน รจ il volto dellโamore paterno e materno di Dio. Simeone e Anna riconoscono e benedicono come โLumen gentiumโ il volto visibile di quel Dio che โnessuno ha mai vistoโ e che si fece carne in Gesรน Bambino.
Chiediamoci come questo volto misericordioso, che รจ il cuore del Vangelo, possa e debba โrivoluzionareโ (il Papa parla della rivoluzione della tenerezza) il nostro modo di pensare e di vivere, di celebrare e di testimoniare con le opere caritative la missione stessa di Cristo. Ciรฒ richiede una profonda revisione di vita che porti a superare pesantezza e stanchezza, a non cedere
alla mediocritร e alla mondanitร spirituale, a non fare della vita consacrata un luogo protetto, a svegliarsi e ad abbandonare ogni stile di vita non evangelico. ร proprio la Misericordia che ci chiede questa profonda conversione: โLโamore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno รจ morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli รจ morto per tutti, perchรฉ quelli che vivono non vivano piรน per se stessi, ma per colui che รจ morto e risorto per loroโ.
Fa eco papa Francesco: tutto โdovrebbe essere avvolto dalla tenerezzaโ e nulla โpuรฒ essere privo di Misericordia. La credibilitร della Chiesa passa attraverso la strada dellโAmore misericordioso e compassionevoleโ (MV 10).
Come dare oggi un volto allโamore misericordioso di Dio? Il volto รจ sempre qualcosa di concreto, non unโidea astratta. Si rende visibile nelle opere di misericordia corporali e spirituali. Santa Teresa del Bambin Gesรน si รจ offerta vittima allโAmore misericordioso, moltiplicando le attenzioni nei confronti delle sorelle, intercedendo incessantemente per le necessitร della Chiesa missionaria.
Santa Faustina Kowalska chiede al Signore la grazia di essere interamente trasformata nella sua divina misericordia: occhi, udito, lingua, mani, piedi e cuore.
La Beata Madre Speranza diceva: โUn amore che non opera non รจ amore, se non riscalda e non brucia non รจ amoreโ.
Voi consacrati e consacrate, per vocazione, avete un particolare compito nel mantenere accesa questa โfiamma viva di amoreโ (San Giovanni della Croce), perchรฉ, come ricordava saggiamente il Beato Paolo VI, โOgni istituzione umana รจ insidiata dalla sclerosi e minacciata dal formalismoโฆ pertanto รจ necessario ravvivare incessantemente le forme esteriori con lo slancio interiore, senza il quale esse si trasformerebbero ben presto in carico eccessivoโ (Evangelica Testificatio, n. 12).
Le tre parole che il Papa vi ha indicato nel logo per lโanno della vita consacrata sono: Vangelo, Profezia, Speranza. Siate sempre portatori della gioia del Vangelo in una societร sazia e, tuttavia, triste e senza orizzonti di senso. Lo farete attraverso la Profezia della vostra vita povera, casta, obbediente, con cui svegliare un mondo addormentato nellโedonismo e nellโindifferenza. Cosรฌ diventate testimoni di Speranza per tanti fratelli e sorelle che si sentono soli e tentati dalla disperazione per le situazioni che attraversano. In particolare per chi si sente piรน disgraziato, abbandonato e miserabile, voi dovrete essere sguardo di compassione e mani operose, riflesso di quella tenerezza immensa di padre e di madre con cui Dio ama tutti i suoi figli.
Se lโanno scorso vi chiedevamo di portare lโabbraccio di Dio a tutti, in continuitร con quel messaggio, questโanno vi supplichiamo di essere volti concreti dellโamore di Dio che si china sulle molteplici miserie. Date un volto alla misericordia, fate risplendere nella vostra testimonianza lo splendore del volto di Cristo, accogliendo il profugo, il drogato, lโaffamato e nudo, il senza casa o senza lavoro, il coniuge separato o divorziato, il bambino abusato, lโanziano solo, il carcerato, il malato incurabile, il padre e la madre che non sanno come portare avanti la famiglia. Risuona attuale lโinvito della Beata Teresa di Calcutta che diceva: โAnzichรฉ lamentarsi delle tenebre, รจ molto meglio accendere una piccola luceโ.
Voi persone consacrate siate quegli angeli che accompagnano le sorelle e i fratelli feriti ad attraversare con fiducia la porta della misericordia. Noi, infatti, per primi siamo coloro a cui รจ stata usata misericordia, siamo stati amati, accolti e perdonati mille volte, e quindi possiamo solo cercare di essere umilmente e pazientemente โmisericordiosi come il Padreโ.
La Vergine Maria ha assicurato che la misericordia di Dio attraversa tutte le generazioni. Sia Lei, la felix caeli porta, a rendere efficace la vostra missione in un mondo che ha bisogno di Amore e Misericordia.
Roma, 28 gennaio 2016
Memoria di San Tommaso dโAquino
LA COMMISSIONE EPISCOPALE PER IL CLERO E LA VITA CONSACRATA