Messaggio per la Domenica del Mare
(14 luglio 2024)
Ogni anno nella seconda domenica di luglio si celebra la Domenica del Mare. Le comunitร cattoliche di tutto il mondo pregano per coloro che lavorano nel settore marittimo e per chi si prende cura di loro.
Cari fratelli e sorelle in Cristo,
Nella prima Lettera ai Corinzi, San Paolo paragona la Chiesa a un Corpo con molte membra (cfr. 1 Cor 12, 12-27). Egli osserva che anche le membra meno visibili contribuiscono in maniera necessaria e significativa al funzionamento e al benessere dellโinsieme. I marittimi sono tra i membri meno visibili di tutta lโumanitร . Eppure, รจ attraverso i loro sforzi invisibili che possiamo far fronte a molte delle nostre necessitร . In mare, essi sperimentano la bellezza sconfinata della natura, ma attraversano anche lโoscuritร fisica, spirituale e sociale.
Per rendere omaggio ai marittimi, ogni anno, nella seconda domenica di luglio, si celebra la Domenica del Mare, in cui le comunitร cattoliche del mondo richiamano lโattenzione su tutti coloro che svolgono questo lavoro, e pregano per loro: per gli equipaggi delle navi che trasportano le merci e coloro che le ormeggiano, i lavoratori portuali, gli operatori dei rimorchi e gli scaricatori, la guardia costiera, il personale addetto al traffico marittimo e al salvataggio, gli agenti doganali e i pescatori, e tutti coloro con cui collaborano, oltre alle loro famiglie e comunitร .
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Il numero totale di questi lavoratori e delle loro famiglie รจ di svariati milioni. La Domenica del Mare rende visibili le loro realtร quotidiane, che sono invisibili. Oggi come in passato, la navigazione marittima puรฒ comportare lโassenza da casa e dalla terraferma per mesi e persino per anni. Tanto i marittimi quanto le loro famiglie possono perdere momenti significativi della vita gli uni degli altri. Sacrifici, questi, che il salario puรฒ giustificare, tuttavia tale beneficio puรฒ essere minacciato da ingiustizie, sfruttamento e disuguaglianza. ร meraviglioso, perciรฒ, quando i volontari, i cappellani e i membri delle chiese locali portuali, che si impegnano nella pastorale marittima, difendono la dignitร e i diritti dei marittimi.
โLontano dagli occhi, lontano dal cuoreโ รจ un adagio che puรฒ essere applicato allโinvisibilitร dei marittimi. Di fronte alla tendenza a rimanere distanti e separati gli uni dagli altri, Papa Francesco afferma che โla vera saggezza presuppone lโincontro con la realtร [โฆ]. Il problema รจ che una via di fraternitร , locale e universale, la possono percorrere soltanto spiriti liberi e disposti a incontri realiโ (Fratelli Tutti, 47, 50).
La pastorale marittima puรฒ aiutare a riportare la periferia al centro in molti modi, per esempio: incontrando la gente del mare di persona e nella preghiera; migliorando le condizioni materiali e spirituali di questi lavoratori; difendendone la dignitร e i diritti; promuovendo relazioni internazionali e politiche volte a salvaguardare i diritti umani di coloro che navigano e lavorano lontano dalle famiglie e dal proprio Paese di origine.
La Chiesa รจ chiamata a servire ciascun membro della famiglia umana. Dal momento che i marittimi provengono da tutti i Paesi del mondo e professano tutte le religioni del mondo, includerli nella vita e nella pastorale della Chiesa favorisce la crescita nella comprensione reciproca e nella solidarietร fra tutti i popoli e le religioni.
Lโesempio di San Paolo, che trascorse molto tempo in mare durante i suoi viaggi missionari, รจ fonte di forza e incoraggiamento. Una cittร importante dove la Chiesa si radicรฒ fu Corinto, che divenne molto prospera grazie ai suoi due porti e al suo canale. Fu un centro molto attivo per il commercio internazionale. Residenti e visitatori di quella cittร portuale incontrarono coloro che predicavano il Vangelo; questi risposero ai loro bisogni piรน profondi e gli rivelarono la loro infinita dignitร . Ma la diversitร dei nuovi credenti rischiava di provocare divisioni. San Paolo rispose a queste tensioni ricordando il legame intrinseco che li univa e la loro umile condizione sociale comune: โConsiderate infatti la vostra chiamata, fratelli: non ci sono tra voi molti sapienti secondo la carne, non molti potenti, non molti nobiliโ (1 Cor 1,26). Queste parole incoraggiano oggi la Chiesa a lavorare per una maggiore unitร , non solo tra persone diverse tra di loro, ma anche tra quelle che sperimentano divisioni e tensioni reciproche. Come ci ricorda San Paolo, la Chiesa non deve rifuggire queste sfide, se vuole essere fedele alla missione affidatale dal Signore. Una maggiore unione tra i credenti contribuisce a una maggiore unitร tra tutti i popoli e i Paesi.
Il cristianesimo si diffuse in terre lontane proprio attraverso il mare. Non cโera altra scelta. La Chiesa, oggi, puรฒ trarre ispirazione da quegli abitanti delle comunitร costiere che furono i primi a sentire il messaggio nuovo di Cristo per bocca degli apostoli che viaggiavano per mare e di altri missionari. Ogni nuova imbarcazione che arrivava significava maggiori incontri e scambi, maggiore apertura alle novitร e alle immense possibilitร che si aprivano oltre le coste locali. La chiamata ad accogliere lo straniero puรฒ sfidarci quando preferiamo rimanere socialmente e spiritualmente isolati. Ma non possiamo aprirci alle possibilitร della vita se preferiamo le comoditร di ciรฒ che ci รจ familiare. La via dellโapertura รจ la via della speranza.
Invitiamo tutti e ciascuno a fare la propria parte per riparare, con coraggio, la nostra Casa comune e crescere nella fraternitร e nellโamicizia sociale. Riconosciamo, quindi, il contributo essenziale di coloro il cui lavoro potrebbe altrimenti rimanere invisibile. Sosteniamo il ministero di accoglienza di quanti hanno bisogno di ascolto e di un luogo a cui appartenere, un porto sicuro, una comunitร che accolga tutti coloro che desiderano tornare a casa. Lasciamoci ispirare dallโesempio degli scambi reciproci nella vita dei marittimi. La gente del mare possa sentirsi parte della Chiesa ovunque vada.
Chiediamo a Maria, Stella del Mare, di accompagnare tutti coloro la cui vita e il cui lavoro sono legati al mare, e di essere la stella che li guida nel cammino verso Cristo.
Cardinale M. Czerny S.J.
Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale