Meditazione Mattutina di Papa Francesco del 26 Marzo 2020 a casa Santa Marta

Data:

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PAPA FRANCESCO

MEDITAZIONE MATTUTINA DEL 26 MARZO 2020
NELLA CAPPELLA DELLAย  DOMUS SANCTAE MARTHAE

Il Papa prega perchรฉ vinciamo la paura in questo tempo difficile

https://youtu.be/0lhmB3I8860

Ascolta solo l’omelia

Introduzione alla Messa

In questi giorni di tanta sofferenza, cโ€™รจ tanta paura. La paura degli anziani, che sono soli nelle case di riposo o in ospedale o a casa loro, e non sanno cosa possa accadere. La paura dei lavoratori senza lavoro fisso che pensano come dare da mangiare ai loro figli e vedono venire la fame. La paura di tanti servitori sociali che in questo momento aiutano a mandare avanti la societร  e possono prendere la malattia. Anche la paura โ€“ le paure โ€“ di ognuno di noi: ognuno sa quale sia la propria. Preghiamo il Signore perchรฉ ci aiuti ad avere fiducia e a tollerare e vincere le paure.

Omelia

Nella prima Lettura cโ€™รจ la scena dellโ€™ammutinamento del popolo. Mosรจ se nโ€™รจ andato al Monte per ricevere la Legge: Dio lโ€™ha data a lui, in pietra, scritta dal suo dito. Ma il popolo si annoiรฒ e fece ressa intorno ad Aronne e disse: โ€œMa, questo Mosรจ, da tempo non sappiamo dove sia, dove sia andato e noi siamo senza guida. Fateci un dio che ci aiuti ad andare avantiโ€. E Aronne, che dopo sarร  sacerdote di Dio ma lรฌ รจ stato sacerdote della stupidaggine, degli idoli, ha detto: โ€œMa sรฌ, datemi tutto lโ€™oro e lโ€™argento che aveteโ€, e loro danno tutto e fecero quel vitello dโ€™oro (Cfr. Es. 32,1-7).

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Nel Salmo abbiamo sentito il lamento di Dio: โ€œSi fabbricarono un vitello sullโ€™Oreb, si prostrarono a una statua di metallo, scambiarono la loro gloria con la figura di un toro che mangia erbaโ€ (Sal. 105 (106), 19-20). E qui, in questo momento, quando incomincia la Lettura: โ€œIl Signore disse a Mosรจ: ยซVaโ€™, scendi, perchรฉ il tuo popolo che hai fatto uscire dalla terra dโ€™Egitto si รจ pervertito. Non hanno tardato ad allontanarsi dalla via che io avevo loro indicato. Si sono fatti un vitello di metallo fuso poi gli si sono prostrati davanti, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: โ€˜Ecco il tuo dio, Israele, colui che ti ha fatto uscire dalla terra dโ€™Egittoโ€™ยปโ€ (Es. 32, 7-9). Una vera apostasia! Dal Dio vivente allโ€™idolatria. Non ha avuto pazienza di aspettare che tornasse Mosรจ: volevano delle novitร , volevano qualcosa, dello spettacolo liturgico, qualcosa โ€ฆ

Su questo io vorrei accennare alcune cose. Prima di tutto, quella nostalgia idolatrica nel popolo: in questo caso, pensava agli idoli dellโ€™Egitto, ma la nostalgia di tornare agli idoli, tornare al peggio, non sapere aspettare il Dio vivente. Questa nostalgia รจ una malattia, anche nostra. Si incomincia a camminare con lโ€™entusiasmo di essere liberi, ma poi incominciano le lamentele: โ€œMa sรฌ, questo รจ un momento duro, il deserto, ho sete, voglio dellโ€™acqua, voglio la carne โ€ฆ ma in Egitto mangiavamo le cipolle, le cose buone e qui non cโ€™รจ โ€ฆโ€. Sempre, lโ€™idolatria รจ selettiva: ti fa pensare alle cose buone che ti dร , ma non ti fa vedere le cose brutte. In questo caso, loro pensavano a come erano a tavola, con questi pasti tanto buoni che a loro piacevano tanto, ma dimenticavano che quello era il tavolo della schiavitรน. Lโ€™idolatria รจ selettiva.

Poi, unโ€™altra cosa: lโ€™idolatria ti fa perdere tutto. Aronne, per fare il vitello, chiede loro: โ€œDatemi oro e argentoโ€: ma era lโ€™oro e lโ€™argento che il Signore aveva dato loro, quando disse loro: โ€œChiedete agli egiziani oro in prestitoโ€, e poi sono andati con loro. รˆ un dono del Signore e con il dono del Signore fanno lโ€™idolo (Es. 11,1-9). E questo รจ bruttissimo. Ma questo meccanismo succede anche a noi: quando noi abbiamo atteggiamenti che ci portano allโ€™idolatria, siamo attaccati a cose che ci allontanano da Dio, perchรฉ noi facciamo un altro dio e lo facciamo con i doni che il Signore ci ha dato. Con lโ€™intelligenza, con la volontร , con lโ€™amore, con il cuore โ€ฆ sono i doni propri del Signore che noi usiamo per fare idolatria.

Sรฌ, qualcuno di voi puรฒ dirmi: โ€œMa io a casa non ho idoli. Ho il Crocifisso, lโ€™immagine della Madonna, che non sono idoli โ€ฆโ€ โ€“ No, no: nel tuo cuore. E la domanda che oggi dovremmo fare รจ: quale รจ lโ€™idolo che tu hai nel tuo cuore, nel mio cuore. Quellโ€™uscita nascosta dove mi sento bene, che mi allontana dal Dio vivente. E noi abbiamo anche un atteggiamento, con lโ€™idolatria, molto furbo: sappiamo nascondere gli idoli, come fece Rachele quando fuggรฌ da suo padre e li nascose nella sella del cammello e fra i vestiti. Anche noi, tra i nostri vestiti del cuore, abbiamo nascosti tanti idoli.

La domanda che vorrei fare oggi รจ: qual รจ il mio idolo? Quel mio idolo della mondanitร  โ€ฆ e lโ€™idolatria arriva anche alla pietร , perchรฉ questi volevano il vitello dโ€™oro non per fare un circo: no. Per fare adorazione: โ€œSi prostrarono davanti a luiโ€ (Cfr. Sal. 105 (106), 19 ed Es. 32,8). Lโ€™idolatria ti porta a una religiositร  sbagliata, anzi: tante volte la mondanitร , che รจ unโ€™idolatria, ti fa cambiare la celebrazione di un sacramento in una festa mondana. Un esempio: non so, io penso, pensiamo, non so, figuriamoci una celebrazione di nozze. Tu non sai se รจ un sacramento dove davvero i novelli sposi danno tutto e si amano davanti a Dio e promettono di essere fedeli davanti a Dio e ricevono la grazia di Dio, o รจ una mostra di modelli, come vanno vestiti lโ€™uno e lโ€™altro e lโ€™altro โ€ฆ la mondanitร . รˆ unโ€™idolatria. รˆ un esempio, questo. Perchรฉ lโ€™idolatria non si ferma: va sempre avanti.

Oggi la domanda che io vorrei fare a tutti noi, a tutti: quali sono i miei idoli? Ognuno ha i propri. Quali sono i miei idoli. Dove li nascondo. E che il Signore non ci trovi, alla fine della vita, e dica di ognuno di noi: โ€œTi sei pervertito. Ti sei allontanato dalla via che io avevo indicato. Ti sei prostrato dinanzi a un idoloโ€.

Chiediamo al Signore la grazia di conoscere i nostri idoli. E se non possiamo cacciarli via, almeno tenerli allโ€™angolo โ€ฆ

Preghiera per fare la comunione spirituale:

Le persone che non possono comunicarsi facciano la comunione spirituale:

Gesรน mio, credo che sei veramente presente nel Santissimo Sacramento. Ti amo sopra ogni cosa e Ti desidero nellโ€™anima mia. Poichรฉ ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore. Come giร  venuto, io Ti abbraccio e tutto mi unisco a Te. Non permettere che mi abbia mai a separare da Te.

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