Se qualche volta la nostra povera gente รจ morta di fame, ciรฒ non รจ avvenuto perchรฉ Dio non si รจ preso cura di loro, ma perchรฉ voi ed io non abbiamo dato, perchรฉ non siamo stati uno strumento di amore nelle sue mani per far giungere loro il pane e il vestito necessario, perchรฉ non abbiamo riconosciuto Cristo quandโegli รจ venuto, ancora una volta, miseramente travestito nei panni dellโuomo affamato, dellโuomo solo, del bambino senza casa e alla ricerca di un tetto.
Dio ha identificato se stesso con lโaffamato, lโinfermo, lโignudo, il senza tetto; fame non solo di pane, ma anche di amore, di cure, di considerazione da parte di qualcuno; nuditร non solo di abiti, ma anche di quella compassione che veramente pochi sentono per lโindividuo anonimo; mancanza di tetto non solo per il fatto di non possedere un riparo di pietra, bensรฌ per non aver nessuno da poter chiamare proprio caro.
MADRE TERESA, Sorridere a Dio, Cinisello Balsamo, San Paolo, 1998, 28-29
